Dopo mesi di attesa - e curiosamente in coincidenza con l'insediamento del neo-presidente Barack Obama - il poker online segna un'importante vittoria legale, nei confronti dello stato che aveva portato l'attacco forse più importante all'industria del gaming online: il Kentucky.
Tre giudici della Corte d'Appello dello stato USA hanno annullato il provvedimento del Giudice Thomas Wingate, che aveva disposto il blocco di ben 141 domini web legati ad aziende di gaming online tra le più in vista: Full Tilt, Pokerstars, Cereus Network (AbsolutPoker+UltimateBet), Cake, Doylesroom, wsex.com, bodoglife.com eccetera
La sentenza che ha ribaltato tutto è stata accolta con prevedibile grande gioia da tutti gli appassionati, oltre che dal PPA (Poker Players' Alliance, ndr) e dall'iMEGA (Interactive Multimedia Entertainmente and Gaming Association, ndr). Sul portale web di quest'ultima spicca la dichiarazione del presidente, Joe Brennan: "siamo particolarmente felici per l'odierna decisione della corte. I giudici hanno chiaramente avallato la nostra interpretazione della legge scongiurando - grazie a Dio - quello che avrebbe costituito un terribile precedente per il nostro Paese, e più in generale per internet".
Il provvedimento è stato rigettato per difetto di giurisdizione, ma una delle ragioni tecnicamente decisive per giungere al ribaltamento del dispositivo-Wingate è stata il fatto che sia stato avviato un procedimento civile per un reato penale, qual'è il gioco d'azzardo illegale per l'ordinamento giudiziario in vigore nel Kentucky.
*bannersx*Al di là di tutto, sono certamente giorni che infondono speranza negli appassionati di poker americani e non solo. Oltre all'avvento di Obama (che però non sembra, almeno per il momento, intenzionato ad accantonare l'UIGEA) e al generale ottimismo che ha diffuso nel popolo USA, nei giorni scorsi il poker aveva fatto registrare un altro successo non da poco, quando un giudice della Pennsylvania, Thomas A. James, aveva definito il texas hold'em un gioco d'abilità. Nel decidere su alcune persone che erano state colte a giocare un tavolo privato di Texas Hold'em, il giudice James si è dimostrato davvero illuminato, spingendosi a citare alcuni testi sul poker, tra cui un celebre testo di Mike Caro, "Secrets of Winning Poker". Servendosi di questi testi, James è arrivato a concludere che "i cattivi giocatori si appoggiano più che altro sulle carte e sulla chiusura di progetti fortunati, mentre i buoni giocatori sanno minimizzare le perdite in circostanze negative, e massimizzare i profitti nei momenti positivi". Su queste basi, secondo James, si può concludere che nel Texas Hold'em Poker "l'abilità è predominante sulla fortuna", per una sentenza che costituisce un importantissimo precedente giuridico.