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La "banda del Partouche Poker Truffa" beccata di nuovo

Pieter De Korver: è grazie a lui che la banda è stata fermataLa "banda del partouche" ci ha provato di nuovo, ma anche stavolta gli è andata male. Ricordate Ali Tekintamgac, il tedesco di origini turche espulso per cheating all'ultimo Partouche Poker Tour? Bene, Alì e i suoi sodali ci hanno riprovato, ma anche stavolta sono stati scoperti ed espulsi grazie alla prontezza del pro olandese diPokerStars Pieter De Korver.

Siamo infatti in Olanda, precisamente ad Utrecht per l'Holland Casino Dom Classics, evento importante ma che generalmente non attira attenzioni dei media non olandesi. E proprio questo fattore è stato decisivo nello stimolare l'intuizione del campione dell'EPT Grand Final 2009. De Korver era infatti seduto allo stesso tavolo di Karim Karabulut, giocatore turco non nuovo al pubblico italiano, essendo finito 19° all'ultimo EPT di Sanremo.

Karabulut e Tekintamgac nei convulsi istanti prima dell'espulsioneKarabulut era tra l'altro tra quei finti bloggers che all'ultimo Partouche Poker Tour avevano a più riprese favorito Alì Tekintamgac tramite segnali convenzionali che rivelavano le carte dei suoi avversari. Forse Pieter non ricordava nitidamente di Karabulut e del suo ruolo in quella vicenda, ma la strana presenza di un reporter tedesco ai lati del tavolo ha fatto nascere il terribile sospetto nella mente del giovane pro nativo di Leeuwarden.
Quando poi, in tarda serata, tra gli "spettatori" a bordo tavolo è comparso anche lo stesso Tekintamgac, De Korver ha mangiato definitivamente la foglia, ed ha immediatamente chiesto l'intervento della direzione del torneo.

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Karim Karabulut durante il day 5 dell'EPT Sanremo 2010Dopo un attento conciliabolo, è stata decisa l'espulsione di Karabulut dal torneo, e le sue chips sono state rimosse. Al momento del fattaccio, il turco aveva oltre il doppio dell'average, quando c'erano circa 30 giocatori rimasti con 15 posti previsti a premio, per un prizepool totale di 300mila dollari. A quanto sembra, la cacciata non sarebbe dovuta alle prove di una tentata truffa, quanto all'impossibilità - da parte della direzione del torneo - di poter garantire un corretto svolgimento del torneo in quelle condizioni.

Una decisione controversa, che probabilmente verrà strumentalizzata da Tekintamgac ed i suoi compari, facendo leva su una presunta discriminazione razziale. La verità è che il poker deve essere assolutamente ripulito da gentaglia disonesta, e nella mente di tutti noi c'è adesso quel 19° posto di Karabulut all'ultimo EPT Sanremo. Anche lì la cricca era probabilmente al completo ed in azione, e chissà se e in qual modo ciò può avere influenzato il risultato finale, soprattutto dei nostri giocatori che in quel day 4 erano ancora quattro, più Claudio "swissy" Rinaldi.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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