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La Poker Player Alliance cambia strategia negli USA

Chris Ferguson è uno dei proprietari di FTPLa Poker Player Alliance, associazione dei giocatori nata per permettere la legalizzazione del poker online negli Stati Uniti, sembra aver iniziato a cambiare la propria strategia a seguito del Black Friday, cominciando a prendere cautamente le distanze da quelli che fino a poco fa ne sono stati due grandi supporter, ovvero Chris Ferguson ed Howard Lederer.

Infatti, secondo quanto riportato da "Gambling911.com", l'associazione avrebbe deciso di rimuovere dalle pagine del proprio sito web le loro fotografie, ovvero di due degli azionisti di riferimento di Full Tilt Poker che avevano sempre supportato la PPA, al pari di moltissimi professionisti. Una mossa apparentemente innocua, ma che secondo alcuni analisti indicherebbe una scelta precisa.

Se prima del Black Friday gli intenti della PPA e delle poker room erano coincidenti, adesso la Poker Player Alliance potrebbe temere di perdere terreno nella prossima battaglia per la legalizzazione del poker negli Stati Uniti, qualora la loro immagine resti associata a delle piattaforme che sono state oscurate oltreoceano, e sul cui futuro negli USA pesa ancora qualche interrogativo.

Howard Lederer con lo stemma della PPASi tratterebbe insomma di una scelta cautelativa volta a sottolineare la propria indipendenza, per un'associazione che del resto dopo quanto accaduto circa un mese fa è stata tutt'altro che esente da critiche. Nei forum di poker statunitensi  molti hanno accusato la PPA di non essere stata capace di scongiurare il peggio, contestandone di fatto la reale efficacia. In ogni caso, non essendoci stato alcun comunicato in merito, non è escluso che sia stata Full Tilt Poker a volersi sganciare dalla PPA. Come detto, quel che è certo è che due soggetti fin qui uniti sembrano destinati a seguire d'ora in poi percorsi diversi

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La partita, in ogni caso, appare più che mai aperta. Dal momento che PokerStars, Full Tilt Poker e UltimateBet/Absolute Poker hanno tutte raggiunto un accordo col Dipartimento di Giustizia, l'iniziale panico degli appassionati circa il destino dei propri fondi sembra essersi ridimensionato: la domanda che va per la maggiore adesso non è più tanto se riavranno il proprio denaro, ma piuttosto quando.

Come sempre accade in questi casi, tuttavia, cerchiare in rosso una data sul calendario semba davvero complicato...

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