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Las Vegas vicina alla paralisi durante le WSOP? 50.000 lavoratori minacciano lo sciopero

Il 30 maggio è previsto lo start delle WSOP 2018, i campionati del mondo di poker che saranno ospitati, come ogni anno, dal Rio Casinò. Ma su Las Vegas si intravedono nubi all'orizzonte che non promettono nulla di buono.

Il giorno dopo l'inizio delle World Series, il 31 maggio, scadrà il contratto per 50.000 lavoratori che sono già sul piede di guerra (sindacale) e minacciano uno sciopero per l'1 giugno.

Camerieri, cuochi, facchini, fattorini e baristi rischiano tra 6 giorni di rimanere senza contratto di categoria.

L'accordo per il rinnovo dei contratti non è stato raggiunto ancora e molti lavoratori iscritti al sindacato hanno minacciato di incrociare le braccia.

E' già stata votata una mozione: il sindacato bussa alla porta dei casinò del Nevada ed ha presentato la lista delle richieste: aumento del salario minimo, maggiore sicurezza sui luogi di lavoro ed anche maggiori tutela dalle molestie sessuali (lo scandalo che ha visto coinvolto Steve Wynn ha fatto scuola sulla Strip e dintorni).

Dopo il voto della Culinary Union, il sindacato ha guadagnato un importante potere negoziale con i proprietari dei 34 casinò di Las Vegas temono di perdere molti soldi.

Si arriverà allo sciopero generale? Difficile poter fare previsioni, anzi se si dovesse tener conto della storia della città è probabile attendere un accordo che sarà trovato all'ultimo minuto. A Las Vegas è un evento raro lo sciopero. L'ultima volta è successo 30 anni fa, ma il rischio di mettere in ginocchio gli hotel della città c'è.

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Pensiamo solo alle strutture dei grossi resort-casinò come il Bellagio, MGM Grand, Cosmopolitan, Planet Hollywood, Venetian, Aria, Caesar's Palace etc. Avere 50mila dipendenti in meno in un solo colpo rischia di tradursi in disservizi importanti per i clienti che, in quel periodo, invaderanno Vegas.

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Senza considerare i disagi potenziali per molti pokeristi che arriveranno in città per le World Series e le altre series (Deep Extravaganza etc).

L'ultima volta che è accaduto è avvenuto nel 1984 (nel pieno del boom economico) e la protesta durò più di due mesi, quasi 9 settimane, con decine di milioni di dollari persi dai casinò.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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