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Manager di Full Tilt assicura: “vendita ok, online tra pochi giorni”

lederer-bitarDopo le brutte notizie provenienti dalla Francia, con il distacco imposto dall'Arjel, una fonte interna di Full Tilt Poker ha confermato la vendita della red room ad investitori europei sul forum americano Two Plus Two. Nel silenzio ufficiale dei vertici, il manager che si è connesso dalla sede di Dublino e si è identificato con il nick "FTPinsider88", ha voluto mantenere celata la propria identità (garantita dagli amministratori del sito) e per 30 minuti è stato intervistato dagli utenti della nota community online, dando segnali inequivocabili di essere ben informato sulla vita aziendale del secondo sito di poker del mondo.

La misteriosa fonte ha garantito dall’Irlanda: “La vendita con gli investitori europei è un affare fatto” proprio come avevano assicurato i legali di Full Tilt una settimana fa al Los Angeles Times. “Al momento potranno pagare il 75% dei fondi dei giocatori ma non posso sapere quali saranno i tempi per rimborsare tutti i clienti. I nuovi proprietari non pensano di rientrare nel mercato degli Stati Uniti, almeno non prima della fine dell’attuale amministrazione Obama”.

Il sito sarà presto online: “mi stupirei se non succedesse entro la settimana, al massimo in un paio di giorni. Naturalmente opererà con una licenza regolare riconosciuta sempre dall’ Alderney Gaming Control Commission. Mai Full Tilt Poker ha pensato di operare – ha garantito - senza alcuna concessione”.

Il dirigente prevede anche un riassetto a livello manageriale: “Non penso che Raymond Bitar (rinviato a giudizio dalla procura di New York, ndr) possa continuare. Per gli altri non sono così sicuro che lasceranno la room. Di sicuro Bitar merita tutte le critiche spese in questi giorni. Sono convinto invece che siano ingenerose nei confronti di Howard Lederer”.

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La sospensione della licenza ha colto tutti di sorpresa: “Se l’azienda fosse venuta a conoscenza del provvedimento di Alderney, si sarebbe cautelata attivando la concessione in Canada, nella riserva di Kahnawake, invece è avvenuto tutto con scarso preavviso. Nessuno ha mai parlato con i dipendenti e la comunicazione interna è stata carente quanto quella esterna, ma il personale ha ricevuto regolarmente gli stipendi”.

Secondo le previsioni dell'anonima fonte interna “il board di Full Tilt Poker si aspetta che tutti i giocatori non statunitensi inoltreranno una richiesta di cash out appena il sito sarà tornato online ma ora la priorità assoluta dell’azienda è tornare attiva in rete il prima possibile. Non chiedetemi se e quando riusciranno a pagare tutti perché non lo posso sapere”.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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