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Max Rosi: “peccato per la side bet persa e per il deal sfumato... soddisfatto per il mio poker"

Durante il final table di The Poker One, Massimo Laganà, poker manager del Casinò di Portomaso e di Venezia, si è lasciato andare ad una considerazione:Max Rosi penso sia il giocatore che ha vinto di più in questi anni nella nostra poker room. Arriva sempre in the money”.

Max è uno dei regular dell’isola e in quel momento stava distruggendo il tavolo finale. Dopo qualche ora Max ha confermato la run favorevole: “negli 5 tornei ho fatto altrettanti ITM. E’ un buon momento”.

Non è semplice far parlare Massimiliano che non ama molto i riflettori, nonostante una serie di risultati importanti, in particolare un secondo posto in uno dei side più importanti dell'ultimo Battle of Malta.

Era visibilmente amareggiato per l’esito finale di The Poker One, dopo aver dominato il final day. E' stata una bella volata ma nell’ultima parte le carte non sono girate a suo favore. Grazie però al supporto degli amici, al termine del torneo, si è creato un bel clima goliardico ed alla fine, dimenticate le tensioni, è tornato il sorriso nel viso di Massimiliano.

“Posso dire di essere contento – afferma – per come ho giocato il final table. D’altronde sono un player part-time, nel senso che il poker è per me solo un hobby. Ci sono parecchi aspetti in cui devo migliorare, soprattutto quello mentale. A volte commetto errori evitabili”.

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Massimiliano durante il final table televisivo

Massimiliano è onesto quando ammette: “nel day 2 sono stato fortunato quando da terzo ho chiamato e vinto il colpo contro il mio amico Luca Moschitta. Ed è proprio Luca a rilanciare in modo scherzoso: “Max è stato spietato in questo torneo, ha fatto fuori tutti i suoi amici, compreso il sottoscritto e Maurizio”.

“Sono arrivato – conferma – al tavolo finale a loro spese. La struttura del torneo era ottima. Divertente e giocabile anche l’heads-up”.

In ballo c’era una bella scommessa: “Non ho molto da recriminare, mi dispiace solo perché lavoro in una società di poker online qui a Malta (PokerStars, ndr) e con i colleghi ed amici avevamo fatto delle side bets. In palio c’erano i baffi del mio amico Alessandro “Sandro” Forleo che doveva tagliarseli se battevo il suo personal best record di €32.000 (ottenuto a Campione nel 2012, durante un side event EPT, ndr)”. Ed invece nulla di tutto questo.

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Sfumato più volte il deal (Cannizzaro era indeciso ed alla fine ha sempre rifiutato puntando al bersaglio grosso dei €50.000), Massimiliano porta a casa comunque un bel bottino, ben €29.500, ma rimane lontano dalla fatidica soglia dei €32.000. “Peccato, niente baffi di Alessandro, non ci sono riuscito, sono sfumati tanti deal, in particolare avevamo raggiunto un accordo, è stato confermato ma poi annullato, ma sono sereno perché sento di avere dato il massimo in questo torneo”.

Durante la diretta del tavolo finale, al commento con Ivan Fantasia, Marco Bognanni e Carla Solinas, Luca Moschitta ha rivelato il soprannome di Rosi: “squalo blind”.

“Si, il nick - conferma - nasce quando giocavamo gli home games tra amici”. Con Moschitta (si conoscono da quando Luca era pro di PokerStars) si confronta spesso: “mi sostiene nei momenti di tilt, è una sorta di mental coach. Diciamo che in “vecchiaia” sono diventato meno aggressivo, più tight. Ho avuto la fortuna di confrontarmi con lui, Arnaud Mattern (vincitore dell’EPT Praga e noto professionista francese) che mi ha insegnato molte cose e con mia moglie Latifa che Luca giudica “una player molto skillata”.

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La goliardia di Max e dei suoi amici durante la premiazione

“Il giocatore più forte al tavolo finale? Lo spagnolo Andres Gonzales, molto bravo. Per me nella mano dell’eliminazione ha fatto quel call forzato per history tra di noi”.

Per Moschitta invece “ha sbagliato Andres a fare check al flop in quello spot ma è un bravo giocatore, l’ho detto anche durante il commento in streaming”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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