Il Ministro per gli Affari regionali Erika Stefani (Lega Nord) in un’intervista ad Assopoker di due mesi fa aveva promesso il ritiro del disegno di legge “Misure di contrasto al fenomeno della ludopatia e razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico” che conteneva anche una norma contro i circoli di poker.
“Il gioco del poker con vincita in denaro, in tutte le sue varianti, non è ammesso all’interno dei circoli privati” questa la norma contenuta nel Ddl.
La Senatrice, poi diventata Ministro, non ha però ritirato il disegno legge: lo ha comunicato ad alcuni colleghi la sua portavoce. Ed, a seguito di una ricerca in Senato, risulta che il DL non sia mai stato ritirato.
In ogni caso, per il Ministro/a leghista la situazione del poker è molto complessa e le teorie della Cassazione devono essere riprese per regolamentare il settore.
Così aveva affermato ad Assopoker nella precedente intervista: “Il poker live è una questione molto complessa che non può essere regolamentata con un semplice comma di un disegno di legge. Da avvocato do un grande valore alla sentenza della Corte di Cassazione che pone una differenza tra tornei che non possono rientrare nella sfera dell’azzardo e altre tipologie di gioco”.
“Posso subito dire – aggiunge il Ministro Stefani – che quella che sta girando è una bozza provvisoria che riguarda l’intero settore dei giochi e, nel caso dovesse finire in qualche commissione, farò in modo di eliminare la parte relativa al poker” così disse ad Assopoker.