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Mondo Poker: Addamo trionfa SHR WPT PartyPoker, i contagi Covid a Las Vegas, Giappone verso online?

WPT PartyPoker: Addamo imprendibile

Il viaggio di Mondo Poker inizia con il final table del super high roller del WPT di PartyPoker. In 7 sono tornati a giocarsi le sei posizioni a premio, oltre alla prima moneta da 1.5 milioni. Nonostante il buyin di 102.000 dollari, in 40 ci hanno provato nel corso della prima giornata, con Michael Addamo leader nel count.  Tutti gli indizi portano ad indicare come possibile bolla della zona premi, la quota rosa Charlotte Godwin. E invece la giocatrice inglese saprà rialzarsi nel count.

Michael Addamo

Paga per tutti in settima piazza Daniel Dvoress, il cui Q-J è dominato da A-Q di Sergi Reixach. Passano poche mani e il sesto classificato è Christoph Vogelsang. Per il tedesco è un cooler doloroso, visto che finisce ai resti con Q-Q vs K-K di Isaac Haxton. Quinto posto per un altro fenomeno dell’online come Linus Loeliger: Q-10 non basta vs 4-4 di Reixach. Niente podio nemmeno per lo stesso Sergi Reixach. Il britannico prima crolla nel count e poi si accomoda in quarta posizione con A-4 vs A-K di Addamo.

A tre left la situazione vede Michael sempre saldamente al comando con 2 milioni, Isaac Haxton in scia con 1.7 milioni e la quota rosa a chiudere il count con appena 229 mila pezzi. Sarà proprio Charlotte Godwin a mollare la presa in terza piazza, quando il suo A-2 è dominato da A-6 di Addamo. Si passa quindi al duello finale, con  l’australiano al comando e l’americano ad inseguire.

I due players optano per un ICM deal, considerando che i loro stack sono divisi da appena mezzo milione di chips. Isaac non demorde alla ripresa delle ostilità, parte bene e piazza il sorpasso. Dall’altra parte però Michael Addamo non vuole essere da meno e dopo aver ripreso il comando chiude i giochi con A-5 vs 5-5 e a al river. L’australiano incassa 1.284.114 dollari, mentre al rivale vanno 1.216.286 bigliettoni.

Il payout del tavolo finale

  1.  Michael Addamo United Kingdom $1,284,114*
  2.  Isaac Haxton Canada $1,216,286*
  3.  Charlie Godwin United Kingdom $620,000
  4.  Sergi Reixach Mexico $374,000
  5.  Linus Loeliger Austria $276,000
  6.  Christoph Vogelsang United Kingdom $229,600

*Deal

Las Vegas: la mappa dei contagi

La rubrica Mondo Poker sposta la sua attenzione sul Covid-19 a Las Vegas. Sin City è sempre nell’occhio del ciclone per numero di contagi e una mappatura degli stessi contagi ci fa capire che i casinò sono i posti più a rischio. Molti dei focolai nascono proprio nelle sale da gioco. La graduatoria stilata dal distretto sanitario di Las Vegas mette in evidenza che fra i 10 luoghi più contagiosi della città, 8 sono casinò/hotel e gli altri due posti sono occupati da altrettanti penitenziari di Las Vegas.

Nonostante le grandi misure di sicurezza, come è possibile che questo avvenga? I casinò dalla riapertura post lock down hanno attuato dei rigidi protocolli, imposti dalla commissione gioco del Nevada. Eppure leggendo la classifica sembra che tutto questo non basti. Comanda suo malgrado il “Cosmopolitan” con 304 contagi. Segue il mitico “Bellagio” con 153 persone infettate e completa il podio, “MGM Grand” con 133 contagiati.

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Il primo dei due carceri in questa top ten è il “Clark County Detention Center” con 82 detenuti che hanno contratto il virus. Secondo il distretto che ha stilato la classifica, almeno il 43% delle persone contagiate hanno frequentato Casinò ed Hotel. Ma potrebbero aver contratto il virus, lungo i locali della Strip che a loro volta sono indicati come i luoghi di diffusione del virus, a causa degli scarsi controlli sulle misure di sicurezza.

C’è dell’altro però. Un anonimo lavoratore del “Cosmopolitan” ha rilasciato dichiarazioni poco edificanti sul casinò dove lavora. “Sono spaventato a morte da questa situazione. Quelli che erano i protocolli iniziali adottati dall’azienda sono stati via via allentati. Molti giocatori preferiscono venire da noi, perché è il casinò che con il minor numero di regole e divieti in ottica virus. Una follia nella follia“. Insomma un mix di errori che potrebbe costare caro a Las Vegas.

La top ten dei contagi a Vegas

  1. Cosmopolitan  304
  2. Bellagio 153
  3. MGM Grand 133
  4. The Venetian 89
  5. Caesars Palace 86
  6. Clark County Detention Center 82
  7. Aria 72
  8. Mandalay Bay 67
  9. Wynn Las Vegas 65
  10. Saguaro Detention Center 63

Il Giappone sogna il mercato legale

La nostra rubrica Mondo Poker si completa con i rumors che arrivano dal Giappone. Il paese del Sol Levante è potenzialmente un mercato pazzesco per il poker online e per il poker in generale. Numeri alla mano, secondo gli analisti del settore, potrebbe essere il terzo mercato al mondo. Potrebbe appunto. Ricordiamo che in Giappone solo alcune lotterie e le scommesse sulle corse sono autorizzate.

Tutti gli altri giochi che mettono denaro in palio sono considerati giochi d’azzardo illegali. Dal mercato legale arrivano ogni anno ben 400 miliardi di dollari e si capisce bene che una possibile legalizzazione del poker, equivale ad una pioggia di denaro senza fine. Attualmente i pochissimi tornei dal vivo giocati in Giappone mettono in palio pacchetti per eventi giocati all’estero, oppure merci al posto dei soldi.

Nell’underground nipponico, specie a Tokyo, esiste un mondo sommerso di bische e sale illegali che devono combattere con le frequenti irruzioni della polizia: si va da multe salate, fino al carcere per diversi anni. Il Governo giapponese nel 2018 ha iniziato un disegno di legge per costruire i primi casinò legali sulle isole, ma il Covid-19 sembra aver bloccato tutto. Ecco quindi l’ipotesi del poker online.

Ad oggi in Giappone è illegale il poker online e molte banche rifiutano lo spostamento di denaro da e per siti di poker e gioco d’azzardo. Quei pochi giocatori che riescono a versare, rischiano grosso e sappiamo bene, come la certezza della pena è uno dei fiori all’occhiello del Sol Levante. Adesso però, sembra che il governo giapponese sia intenzionato ad aprire al mercato legale del poker online. Una decisione dalla quale ne guadagnerebbero tutti: giocatori, operatori e l’erario.

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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