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NAPT: PokerStars sbarca live negli USA

PokerStars lancia l’offensiva e sbarca con un circuito live negli Stati Uniti, da sempre riserva di circuiti concorrenti quali il WPT e le WSOPC: è stata infatti annunciata la nascita del North American Poker Tour.

L’ufficialità si è avuta durante una conferenza stampa avvenuta alle Bahamas a margine del PCA che sta avendo luogo in questi giorni: un’occasione speciale per un annuncio sicuramente importante. Dopo aver infatti lanciato tornei con successo in tutto il mondo, con l’Europa come punta di diamante ma buoni risultati un po’ ovunque grazie oltre all’EPT ma anche al LAPT e all’APPT, il lancio del NAPT punta certamente a fare breccia nel mercato forse più ricco, di certo più consolidato in quanto a cultura pokeristica, ovvero quello a stelle e strisce. Qui infatti l’obiettivo non sarà tanto quello di diffondere un gioco che proprio negli Stati Uniti ha conosciuto i natali, quanto quello di offrire una valida alternativa alla ricca offerta già presente.

La PokerStars Caribbean Adventure entrerà a far parte di questo nuovo circuito, a cui si aggiungeranno altri eventi, alcuni già annunciati ed altri che lo saranno di qui a breve. Sono già state confermate le date di Las Vegas – con il Main Event dal 20 al 24 febbraio al Venetian’s Deep Stack Extravaganza – e di Uncasville, nel Connecticut, dal 7 all’11 aprile all’interno di un festival del poker che verrà inaugurato per l’occasione organizzato al Mohegan Sun, uno dei centri per l’intrattenimento più apprezzati in Nord America.

Tutti i Main Event del circuito avranno un buy-in pari a 5.000 $, e così come è stato fatto per il PCA vi saranno numerosi side event che copriranno i più svariati buy-in e pressoché tutte le specialità conosciute. Una notizia che non ha mancato di suscitare reazioni, a partire da uno degli uomini più in vista fra i PokerStars pro, ovvero Daniel Negreanu: “Credo sia entusiasmante l’opportunità di poter giocare questo genere di tornei direttamente a Las Vegas, in quella che è diventata la mia città. PokerStars ha già fatto molto bene in tutti gli altri tornei che ha organizzato, e adesso avrò l’opportunità di poterne giocare alcuni sul suolo di casa”.

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E’ che sia un probabile successo appare facile profezia: i giocatori paiono non averne mai abbastanza i tornei ben strutturati, PokerStars anche da questo punto di vista è una garanzia, ed infine la possibilità di qualificarsi online garantirà la partecipazione anche di chi non abbia bankroll elitari da cui poter attingere per pagare direttamente certe cifre.

Non ci resta dunque che aspettare di conoscere il calendario completo di questo North American Poker Tour, che snodandosi attraverso gli USA andrà a fare una certa concorrenza al WPT, che proprio recentemente ha deciso di rendere la sua presenza più assidua in Europa. Perché in amore ed in guerra – anche pokeristica – tutto è concesso.

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