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Negreanu: dove giocare a poker a Las Vegas (4° parte)

Nel penultimo appuntamento con le recensioni delle poker room di Las Vegas, il Pro canadese Daniel Negreanu ci racconta quest’oggi del Mirage – il famoso complesso da oltre 3.000 camere posizionato direttamente sulla Strip.

“Il Mirage è la room dove ho sputato sangue e lacrime, alla fine degli anni 90, nel mio primo tentativo di diventare un giocatore professionista. Avevo iniziato ai tavoli 10$/20$ e 20$/40$ di Limit Hold’em per salire occasionalmente anche al 40$/80$ e 75$/150$. Onestamente, questo posto lo amo. Non so se per nostalgia o per il fatto che la room renda più facile concentrarsi sul gioco per via dei colori più scuri dell’ambiente, ma mi trasmette sempre tanta energia e davvero mi sembra di stare a casa.

Posso ancora ricordare chiaramente tutte le volte che me ne tornavo in hotel alle 3 di notte con alle spalle una sconfitta. E durante quel tragitto mi mettevo a ripensare a cos’era andato storto e a che potevo fare per risistemare la situazione. Poi, il giorno dopo, mi svegliavo, facevo una veloce doccia (non sempre) e riprendevo posto al Mirage. Una volta in partita, non c’era tempo neanche per andare a mangiare. Rinunciavo ad un giro di puntate giusto per prendermi un croissant ed uno yogurt al bar. Tutto quello che facevo era totalmente incentrato sul poker. Amavo il gioco e la continua sfida nel cercare di diventare qualcuno a Las Vegas. Ho perso un sacco di volte, ma con tanta perseveranza e voglia di riuscire, alla fine sono riuscito a battere il gioco.

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Mi ricordo anche di quando sono finito broke al 40$/80$ e poi mi sono fatto prestare 500 dollari da un amico di Toronto. Giocare con 500 di bankroll a quei livelli era una cosa assurda, ma dopo una sessione li avevo trasformati in 2.500 e la settimana dopo ho vinto il mio primo braccialetto alle WSOP nell’evento di Pot Limit Hold’em da 2.000 dollari di buy-in. Da 500 a 169.000 dollari in appena una settimana! Ma se pensate che tale esperienza mi abbia fortificato allora vi sbagliate: tra partite high stakes, gente stakata e prestiti non onorati, ho riperso anche tutti quei soldi.

Comunque, i bagni al Mirage sono vicino alla poker room. Rispetto ad altre sale, quella del Mirage è piazzata al centro del casinò e ci sono sempre una marea di turisti che vanno in giro. Questa cosa rende ottime le partite. C’è chi accompagna la moglie ad uno show e poi, per uscire, deve necessariamente ripassare dalla poker room. Spesso allora si fermano per qualche drink ed almeno un paio d’ore di gioco. E’ davvero un peccato che le partite più sostanziose non si facciano più qui, ci tornerei di corsa a giocare.” (continua)

Leggi anche le puntate precedenti con le recensioni sul Bellagio, l'Aria Resort & Casino ed il Wynn Resort & Country Club.

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