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Niccolò Caramatti e la "maledizione del puffo"

Niccolò Caramatti, qui con il suo (fu) puffo...La scaramanzia accompagna a volte il cammino dei poker pro, e anche se top players come Niccolò Caramatti del Sisal Poker Team Pro sanno quanto poco vada presa sul serio, è vero che a volte essa tira dei brutti scherzi.

Da sempre, il fido compagno del pro piacentino al tavolo da gioco è un piccolo puffo in plastica, che staziona ora accanto ora sopra alle pile di chips che "luisgallo" riesce a crearsi durante i tornei, o come semplice card protector.

Ma all'evento 32 WSOP è accaduto l'imprevedibile: tornato al tavolo dopo una pausa con uno stack ben sopra la media e con la sensazione di star giocando un bel poker, Niccolò si accorge di aver perso per strada il fido puffo, e questo è già di per sè un segnale negativo anche per una persona iper-razionale come lui.

Niccolò prova a sostituirlo con un simpatico diavoletto rosso, ma di lì a poco accade l'inevitabile: dopo aver chiamato il miniraise di un avversario debole con Q5 suited, Caramatti si trova davanti un flop K53 e una continuation bet dell'avversario, alla quale risponde con un call in prospettiva anche di un possibile floating sul turn.

Quando poi il turn è un 5, si finisce in breve ai resti con l'avversario che gira KK per un full, e il torneo del forte Sisal Pro è irrimediabilmente compromesso.

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Ma le sventure non finiscono qui per Niccolò Caramatti, che durante il transito per tornare in camera si ferma per allacciare una scarpa, lasciando l'iPad su una sedia. Sono solo pochi secondi e pochi metri, dopo i quali Luisgallo torna indietro a riprenderlo, ma non trova più il prezioso tablet della Apple. E' ancora colpa del puffo perduto? Ce lo racconta lui stesso in questa clip

Le WSOP 2011 proseguono! Seguile con noi in diretta, sul blog live sponsorizzato da Sisal Poker.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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