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Parla lo zio di Chad Batista: "Dopo il Black Friday non era più lo stesso"

Il Black Friday ha rappresentato un momento chiave nella storia del poker online e soprattutto negli Stati Uniti ha avuto effetti talvolta disastrosi sulla vita dei giocatori professionisti. Sia chiaro: il poker online era illegale negli States pertanto il ban totale che ha fatto seguito al Black Friday non può e non deve essere utilizzato come una giustificazione. Tuttavia, sono stati tanti i grinder che da un giorno all'altro hanno visto la loro vita completamente stravolta. Uno di questi era Chad "Lilholdem954" Batista.

A raccontarlo è lo zio, che recentemente ha rilasciato un'intervista per Cardplayer.com, nella quale ha voluto ripercorrere la vita e la carriera di Chad, soffermandosi proprio sul declino iniziato dopo il Black Friday. "Non era più stato lo stesso, dopo. Pativa il fatto che per continuare a giocare dovesse passare al poker live oppure lasciare gli USA, una scelta che gli avrebbe lasciato poco tempo per stare insieme alla sua famiglia durante l'anno".

Lo zio di Chad, che di fatto lo ha cresciuto come un padre dopo la morte della madre, ricorda che all'epoca suo  nipote non fu il solo a trovarsi completamente spiazzato: "Non credo che pensasse che una cosa del genere sarebbe potuta accadere. [Il Black Friday] ha toccato tantissime persone, ma specialmente lui che non aveva un'altra professione o qualcosa da tornare a fare. Ha lasciato Las Vegas ed è tornato in Florida per un anno. Da qui ha deciso di andare in Messico, l'unico posto dove avrebbe potuto portare i suoi adorati cani. Ma il Messico è stato un inferno".

chad

Anche se è una destinazione estremamente popolare tra i grinder statunitensi, per Batista la soluzione del Messico non funzionò: "Non era un buon posto per lui", ricorda lo zio. "Non è un paese sicuro per un ragazzo di 50 chili con due piccoli cani. Era come se camminasse con un bersaglio sulla schiena. Dopo dieci mesi non ce la faceva più e se n'è andato da lì. Mentre era in Messico, comunque, ha centrato il suo più grande risultato online".

Il riferimento è al terzo posto nell'evento #45 delle WCOOP, che gli valse 264.408$. Ad aggiungersi ai problemi di adattamento post-Black Friday, ci furono anche le pratiche burocratiche per ottenere il bankroll presente su Full Tilt Poker: "Ha perso molti dei suoi soldi", rivela lo zio. "Bisognava fornire un sacco di informazioni per riaverli. Volevano tutta la documentazione e gliel'ho prodotta, ma non bastava. Abbiamo dovuto fare un accordo per i soldi su Full Tilt così come è successo a tante altre persone, perchè non eravamo in grado di dire quanto avesse esattamente sul suo account. Abbiamo ottenuto solo una percentuale dell'intera cifra".

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La domanda che si sono posti in molti su Twoplustwo è perché un giocatore talentuoso come lui non si fosse messo a giocare dal vivo. "Chad amava il poker online e odiava quello live", spiega lo zio. "Non gli piaceva la folla e non ha mai giocato per la celebrità. Voleva solo stare con la sua famiglia, e per un periodo di tempo ci siamo spostati tutti a Las Vegas. Per lui era solo una questione di soldi, mai di titoli. In uno dei suoi risultati più importanti, ha deliberatamente fatto vincere l'avversario dopo che avevano stretto un deal alla pari, perchè non voleva notorietà".

Il famigliare del 34enne sceglie poi di fare chiarezza una volta per tutte sulla sua morte: "Le reali cause del suo decesso sono state il collasso del fegato e l'insufficienza renale. Chad è svenuto e ha avuto un'emorragia cerebrale. Quella è stata causata dall'abuso di alcool. Chad aveva bevuto talmente tanto che il suo corpo, semplicemente, non ha più retto".

Si tratterebbe quindi di un problema fisico causato da però da una condizione psicologica instabile. "Ha gettato la spugna, si è arreso", racconta lo zio. "Non voleva farsi aiutare, nonostante avessimo combattuto per anni in questo senso. Ha vissuto a modo suo fino alla fine. Soffriva e l'alcool era la sua fuga. Alla fine l'alcool ha vinto... Era un ragazzo speciale per molte persone, quindi se la sua storia può risvegliare la coscienza anche solo di una persona, allora tutto questo non sarà stato inutile".

In conclusione, lo zio chiede di ricordare Chad per quello che era: "Io e il resto della sua famiglia vorremmo che le persone lo ricordassero come un giovane uomo dalla lingua tagliente, uno stile aggressivo e un cuore d'oro. Lo potevi amare o odiare, non c'erano vie di mezzo".

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