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Peter Eastgate tra le star!

Quando a 22 anni diventi il piu' giovane vincitore di Main Event WSOP nella storia, ti trovi a dover gestire una improvvisa enorme popolarita'. Peter Eastgate ha quindi preso la decisione di affidarsi ad un'agenzia, indubbiamente la migliore del settore: Poker Royalty.
La conferma è arrivata pochi giorni fa sul sito della stessa agenzia, con il danese che entra ufficialmente a far parte di una scuderia che vede già tra i suoi "cavalli" gente del calibro di Daniel Negreanu, Gus Hansen, Erick Lindgren, Patrik Antonius, David Pham, Evelin NG e molti altri.

Queste le parole di Peter al momento dell'annuncio ufficiale: "Credo che il team di Poker Royalty sia il più adatto per guidarmi tra gli impegni e le opportunità che mi aspettano in quanto Campione in carica delle World Series Of Poker. Loro rappresentano già i più grossi nomi del poker, e sono onorato di averli al mio fianco".
Certo, il final table differito di quest'anno - con i media che stanno addosso ai "november nine" per quattro mesi - e il fatto di essere il più giovane campione di sempre, rendono Peter automaticamente un "pezzo" pregiato.

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Quindi si può dire che il colpo lo abbiano fatto entrambi. Peter, perchè delega a gente superesperta la gestione della sua immagine, e la potente Poker Royalty (quasi una GEA del poker, se vogliamo...) che può fregiarsi di avere, tra i suoi tanti ingombranti assistiti, un altro - giovanissimo - "pezzo da 90"!

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Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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