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Pius Heinz, un november nine per il Team PokerStars

Pius HeinzMettere sotto contratto un candidato al titolo di campione del main event WSOP? Potenzialmente è un grande affare, ma la "stanchezza" della formula dei "november nine" colpisce anche qui. Così, l'entrata del tedeschino Pius Heinz nel Team PokerStars Pro va letta quasi come un eccezione al clima abbastanza piatto che sta accompagnando la vigilia del final table più atteso dell'anno.

Basta tornare indietro di 3 anni per capire le differenze: nel 2008, il primo anno in cui il tavolo finale del WSOP Main Event venne spostato a novembre, fu una lotta di marketing asprissima tra PokerStars e Full Tilt: una sfida a chi si assicura i servigi del potenziale campione, a chi lancia la promozione più accattivante eccetera.

Sono passati appena tre anni e di tutto ciò non vi è più traccia, complice di certo il Black Friday che - terremoto a parte - ha di fatto posto fine al periodo delle "vacche grasse", come condotta generale per le poker rooms di tutto il pianeta da un punto di vista dei budget da destinare a questo genere di iniziative.

Così ecco Pius Heinz, 22enne proveniente da Colonia che ha centrato il tavolo finale più importante e anche la sponsorizzazione dei sogni: PokerStars punta su di lui, e in un periodo di razionalizzazione delle spese questo è un gesto abbastanza forte.

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Evidentemente nel quartier generale dell'Isola di Man credono molto nelle qualità di questo ex studente universitario di Psicologia, che a scuola era molto più interessato alla storia che alla matematica e che ora si ritrova poker pro con un traguardo eccezionale a portata di mano nonostante la giovanissima età.

Centrare a 22 anni il tavolo finale dei sogni, ottenendo la sponsorizzazione dei sogni, e con una tifosa speciale come la splendida collega e connazionale Sandra Naujoks. Se cercate qualcosa da invidiare a Pius Heinz, avete solo l'imbarazzo della scelta.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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