Il tribunale del riesame di Pisa ha disposto il dissequestro del circolo delle Melorie di Ponsacco che era stato ‘sigillato’ dai carabinieri, tre settimane fa. I militari avevano denunciato 20 players e sequestrato l’incasso di 400 euro.
Il buy-in del torneo, pari a 30 euro, è stato ritenuto non rilevante sotto il profilo penale. In altre parole, nella fattispecie in esame, non sussiste il fine di lucro per configurare il reato di gioco d’azzardo.
Inoltre, secondo la ricostruzione del difensore, l’avvocato Luca Poldaretti, il tribunale ha considerato la pratica del Texas Hold’em in modalità torneo, un gioco d’abilità. Le vincite o le perdite non sono aleatorie, secondo quanto previsto dall'articolo 721 c.p.
Pertanto, è stato restituito tutto il materiale sequestrato dalle forze dell’ordine all’interno del circolo. La posizione dei 20 denunciati (compreso il proprietario del club e due dealer) rimane ancora al vaglio degli inquirenti: le indagini sono condotte dal pubblico ministero Maddaleni ma, con il provvedimento di dissequestro, è molto probabile confidare in un esito positivo della vicenda, con l’archiviazione degli stessi giocatori.
Il circolo è sempre stato frequentato da numerosi players provenienti da Pisa e dalle vicine Livorno e Lucca. Il provvedimento di dissequestro del tribunale del riesame è l’ennesima decisione favorevole – in sede penale – nei confronti dei circoli e giocatori di poker.
In tutti i casi, siamo dinanzi ad una situazione paradossale che ha richiamato l’attenzione anche da parte delle forze politiche di maggioranza, come la Lega Nord che ha sollecitato con un’interpellanza parlamentare, la pubblicazione del regolamento attuativo per il riordino del settore. E’ chiaro a tutti, giudici compresi, che vi è un palese vuoto legislativo che sta creando solo una grave situazione di incertezza ed iniquità. La recente giurisprudenza penale però sembra aver sposato un orientamento consolidato: i tornei di Texas Hold’em, per la loro struttura, non possono essere considerati gioco d’azzardo.