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Poker live in stallo con la crisi di Governo

maroni-tremontiLe cronache sul poker live appaiono sempre più un bollettino di ‘guerra’: solo nell’ultimo mese 86 persone  sono state segnalate all’autorità giudiziaria e rischiano una denuncia per aver partecipato ad un torneo di Texas Hold’em in un circolo privato. Dalla Toscana alla Puglia, le forze dell’ordine stanno applicando con rigore i controlli previsti dalla circolare del Ministro Roberto Maroni.

Tra meno di una settimana, le Camere voteranno la fiducia (o sfiducia, dipende dai punti di vista) all’attuale Governo in carica, dopo aver approvato la legge di Stabilità finanziaria. Comunque vada, vi è un rischio  molto elevato che lo ‘stallo’ istituzionale continui. Con ogni probabilità, il regolamento sul live, rimarrà ancora bloccato in un cassetto.

Rispetto ad altri provvedimenti e decreti, il regolamento sul gioco dal vivo, oltre al coinvolgimento naturale e diretto di un organo tecnico come AAMS, ha visto per la sua stesura, in questi mesi, la partecipazione del Ministero dell’Economia, delle Finanze e degli Interni, tutte strutture politiche. E secondo indiscrezioni molto accreditate, l’atto normativo è rimasto per diversi mesi fermo proprio al Viminale. Con la crisi di Governo che di fatto ha paralizzato l’attività dell’esecutivo, il regolamento attuativo, rischia di rimanere ulteriormente in sospeso, fino a quando non vi sarà chiarezza a livello politico.

Non si è fatto mistero che all’interno della maggioranza e tra i vari Ministeri vi era una diversità di vedute in materia. Anche perché, concepito nella prima bozza, il regolamento contemplava un sistema solo per finalità sociali e non di lucro, riducendo a zero la possibilità di un ritorno economico da parte di potenziali investitori. Un mercato destinato a fallire ancor prima del suo inizio. E la consapevolezza di queste conseguenze è stato il motivo principale della sua mancata pubblicazione in questi mesi.

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Non a caso, il Ministero dell’Economia era seriamente intenzionato di includere nel maxi emendamento alla Legge di Stabilità Finanziaria, un nuovo regolamento (indiscrezioni confermate dal Sole 24 Ore ed Agipronews) che avrebbe abbattuto tutti i limiti anti-economici. Ma con ogni probabilità, proprio all’interno della maggioranza, non tutti la pensavano come Giulio Tremonti che vedeva nel live un’occasione per nuove e maggiori entrate per l’Erario.

Alla fine ha vinto il classico compromesso all’italiana, e nel maxi emendamento è stata inclusa una previsione che si presta a svariate interpretazioni e che lascia una ‘porticina’ aperta anche per il live. Il comma M dell’articolo 78 prevede che “per aggiornare l’attuale palinsesto dei giochi, con decreto direttoriale dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato sono introdotte e disciplinate nuove tipologie di giochi e, ove necessario, conseguentemente avviate le procedure amministrative occorrenti alloro affidamento in concessione“.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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