L’ennesimo fulmine a ciel sereno sul gioco online in Italia: il ricorso presentato dal bookmaker inglese Stanleybet al Tar del Lazio ha già prodotto effetti indesiderati. In queste ore trapela da piazza Mastai che i Monopoli di Stato hanno – di fatto – sospeso le procedure di aggiudicazione delle nuove concessioni, con conseguenze negative anche nei confronti dei licenziatari ‘provvisori’ come Poste Mobile, Mondadori ed altri big.
La società di Liverpool ha impugnato l’impianto della Legge Comunitaria del 2008, in particolare la parte che riguarda l’assegnazione delle concessioni. Il 27 luglio i legali del book britannico hanno depositato una memoria difensiva in vista dell’udienza in programma il 12 ottobre. Nell’occasione gli avvocati hanno anche richiesto un’ordinanza sospensiva cautelare d’urgenza che potrebbe mettere in "ghiaccio" gli effetti della Comunitaria, per quanto concerne il bando e il rilascio delle 200 concessioni online.
Non a caso, in queste ore AAMS ha disposto ‘solo’ la sospensione – da quanto si apprende dall’agenzia Agipronews – delle procedure di assegnazione definitive delle licenze. Secondo indiscrezioni riportate da Agicos, sembra che l’Avvocatura di Stato abbia valutato negativamente i presupposti della nuova richiesta d’urgenza che potrebbe bloccare gli effetti della ‘Comunitaria’.
Le procedure di assegnazione sono comunque sospese. Pertanto rimangono bloccate le società che avevano già versato 350.000€ e che ora dovranno stare in stand-by fino all' 1 settembre.
E’ l’ennesimo capitolo della guerra fredda tra Stanleybet e lo Stato italiano: motivo del contendere sono i CTD (centri trasmissione dati), una sorta di agenzie di scommesse non autorizzate da AAMS ma collegate ai bookmakers che operano con licenze rilasciate da nazioni che fanno parte dell’Unione Europea (Malta, Gran Bretagna, Austria etc.). Stanley ha sempre contestato il sistema concessorio italiano. Lo ha ribadito il direttore generale John Whittaker ai microfoni di Agipronews: "Il bando di gara dei Monopoli di Stato non risolve la questione più complicata, vale a dire la libertà di fare impresa e di offrire ai giocatori italiani un palinsesto personalizzato per le scommesse. Non mi spiego perché gli imprenditori italiani hanno accettato per anni tutto questo".
A rimetterci indirettamente sono – in questo momento – le 16 società che hanno già ottenuto una concessione provvisoria e che avrebbero dovuto perfezionare entro 90 giorni la procedura. AAMS però non si fida e vuole attendere l’1 settembre, quando il Tar del Lazio si pronuncerà sugli eventuali presupposti della ‘sospensiva’. I nuovi operatori dovranno quindi rimanere nel limbo per almeno un mese.
In tutti i casi, il ricorso avrà l’effetto di sospendere le nuove concessioni ma non frenerà il poker cash game ed i giochi da casinò. AAMS ha garantito che coloro che hanno già sottoscritto la nuova convenzione non avranno problemi.
Differente la posizione dei nuovi attori del mercato: Poste Mobile ha una concessione provvisoria che gli è stata rilasciata il 20 giugno. Tra gli altri operatori spiccano i nomi di Mondadori, il noto bookmaker Interwetten, Jaxx, Neomobile, Leisure Spin e Betflag.
Sempre al Tar del Lazio pende un altro ricorso che riguarda i casinò games: l'operatore BPlus contesta l'introduzione delle slot online previste sempre dalla Legge per "l'Adeguamento degli obblighi comunitari del 2008".