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Poker online high stakes: Cole South precipita a marzo

Cole South è un abile snowboarder: riuscirà a domare il suo downswing così come la tavola?Cole South, il giocatore di poker online high stakes che aveva saputo imporsi nei primi due mesi dell’anno come il più vincente ai tavoli, sta conoscendo in questo marzo un vero baratro, dovendo fronteggiare perdite pari ad oltre tre milioni di dollari, che di fatto cancellano quanto di buono fatto finora.

Una tremenda doccia fredda per l’inglese, che certo non poteva realisticamente pensare di proseguire la sua marcia ai tavoli di Full Tilt Poker con la stessa disinvoltura durante tutto l’anno, ma allo stesso tempo difficilmente si sarebbe immaginato una debacle di queste proporzioni. Infatti, come avevamo avuto modo di raccontarvi i primi due mesi dell’anno di Cole South sono stati strepitosi, dal momento che il britannico era riuscito ad accumulare vincite consistenti con una semplicità quasi imbarazzante. Adesso invece tutto è perduto, ed il mese di Marzo non è ancora finito.

Quali possono essere le cause di risultati tanto diversi a distanza di così poco tempo? Posto che non si disimpara a giocare da un giorno all’altro, a maggior ragione quando si parla di players di questo livello, la risposta più logica appare essere una sola: varianza. Non dobbiamo infatti dimenticare che il Pot Limit Omaha è una variante che, per sua stessa natura, è soggetta a swing ancora maggiori di quelli che caratterizzano il Texas Hold’em No Limit.

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Tom Dwan sta dominando il challenge contro Patrik AntoniusInoltre, l’edge che questi giocatori – i migliori al mondo, naturalmente – riescono ad avere gli uni su gli altri non è mai così netto e definitivo, e così complici anche le carte la tua vittima di ieri può diventare il carnefice di oggi, ed i rapporti di forza possono nuovamente sovvertirsi domani, e così via. Del resto, potremmo stabilire con certezza chi siano i più forti tra loro? Potremmo ad esempio stabilire che, nonostante il tutto si svolga su un campione di mani statisticamente significativo, Tom Dwan sia così tanto più forte di Patrick Antonius basandoci sui dati che emergono dal “Durrrr Challenge“? Difficile sbilanciarsi fino a questo punto. Più realistico, invece, suppore che tra quel pungo di giocatori d’elite di cui certamente Cole South fa parte il loro reciproco edge sia labile, e mai così netto da non risentire in modo pesante della varianza cui accennavamo.

Chiunque giochi a questi livelli conosce perfettamente tutto questo, e cosa che possono dire in pochi è abituato – per quanto sia possibile diventarlo – a perdere o vincere milioni di dollari nell’arco di brevi periodi. Ecco perché Cole South non mollerà di certo la presa ai tavoli online di cash game high stakes, anche se oggi i giorni in cui guardava tutti dall’alto in basso devono sembrargli lontani davvero.

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