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Poker pro “dimentica” a casa chips per 400.000$: i ladri ne approfittano

[imagebanner gruppo="gdpoker"]La storia del poker è ricca di episodi che testimoniano il rapporto “particolare” che lega alcuni poker pro al denaro. Sua Maestà Phil Ivey, ad esempio, si scordò per anni, chips per 750.000$ in una cassetta di sicurezza del Commerce di Los Angeles.

C’è chi ha provato ad imitarlo, lasciando però le fiches in un cassetto nella propria abitazione. Non si conosce ancora il nome di questo ingenuo e misterioso player. Il fatto noto è che possedeva chips di vari casinò di Los Angeles e Las Vegas per un valore di 400.000$. I ladri hanno fatto irruzione nella sua casa ed hanno portato via la preziosa refurtiva.

A svelarlo è stato il pro high stakes Daniel Alaei che ha postato un annuncio su Twitter. Il messaggio è stato poi pubblicato anche sul forum 2+2.

Il pro californiano ha spiegato che le chips sono di vario taglio ed ha fatto un appello a tutti di contattare la polizia di Los Angeles, in caso qualcuno fosse in possesso di informazioni.

Come hanno fatto notare diversi utenti del forum, molti casinò di Las Vegas usano fiches che hanno al loro interno un mini trasmettitore RFID che consente di tracciarne la posizione, almeno all’interno della sala da gioco.

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Il particolare sconcertante è che il misterioso giocatore americano non custodiva le chips all’interno di una cassaforte ma le aveva lasciate in un cassetto.

 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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