Tutti gli occhi erano puntati su di lui, ovviamente. Peter Eastgate sembrava il favorito d'obbligo per il final table del PokerStars EPT Londra, disputatosi ieri.
Ma purtroppo per i suoi molti sostenitori, il campione in carica del Main Event WSOP è stato "bruciato sul palo", per dirla in gergo ippico. Si è fermato al secondo gradino del podio, Peter Eastgate, inchinandosi alla legge delle chips e soprattutto al suo avversario Aaron Gustavson, l'unico a detenere uno stack superiore al suo alla partenza del final table, e l'unico a riuscire a stargli davanti anche all'epilogo.
Il tavolo finale iniziava proprio con un Eastgate che cercava di far capire chi comanda, riuscendo a far propri alcuni piatti uncontested mettendo in mostra un buon tasso di aggressività.
Dopo circa un'ora di gioco, abbiamo il primo eliminato. Si tratta del francese Bennani, che partiva come estremo short stack ed ha "rispettato" il ruolo. Il francese manda i suoi resti con k 3 , trovando il call del big blind Milhomens con k 10. Una delle cose peggiori che possano capitare ad uno short che manda allin è di trovare un call con carte che ti dominano, l'altra è venire poi effettivamente dominato. Il board pare smentire quest'ultima eventualità: j 7 3 . Ma il turn 4 rimette subito le cose al loro posto, dando il colore al portoghese e sancendo, prima del termine, l'uscita di Bennani che guadagna 50.000£ per il suo 8° posto.
Il gioco tende a stagnare, e bisogna attendere quasi due ore per assistere alla eliminazione successiva: quella di Raymond Wu. Il taiwanese del PokerStars Team Pro Asia manda le sue ultime 650mila chips con q 10, e Gustavson decide di andare in isolamento annunciando anche il proprio allin. Allo showdown quest'ultimo mostra un non trascendentale k 6 , sufficiente però a dominare i q 10 di Wu. Nulla di fatto sul board per lui, e 7° posto per 87.000£ di premio.
Dopo avere atteso tanto per conoscere il 7° classificato, abbiamo subito il nome del sesto: Rui Milhomens. A farlo fuori è Peter Eastgate, che vince il coinflip: a 10 per il campione danese, 8 8 per il portoghese che però deve inchinarsi al board 6 k q 4 10. Rui può però consolarsi con un bel premio da 124.000£!
Passa circa un'ora e abbiamo una sorta di "deja vu". Ancora una coppia di 8 contro asso e 10, ma stavolta è il turno della pocket pair. Un 8 al flop rafforza ulteriormente il vantaggio di Gustavson e spegne in maniera definitiva le speranze degli appassionati inglesi di avere un vincitore "fatto in casa": è infatti Dominic Cullen, l'ultimo britannico in gara, a terminare 5°, per 173.000£.
Intanto si è svegliato Senninger, e dopo un paio di mani favorevoli si mette nella condizione di essere lui l'autore della prossima eliminazione. Lo sfortunato in questione è Gudvangen, che si ritrova dominato nell'allin preflop: AQ vs A3. Il board è nullo ed il norvegese si accomoda alla cassa per ritirare il cospicuo premio da 227.000£ per il suo 4° posto. Una bella ricompensa per quella che una volta si soleva definire la "medaglia di legno"...
Si rimane in tre, con Gustavson solido chipleader e Senninger ad inseguire sia lui che Eastgate. Il tedesco riesce anche a prendere un bel piatto ad Eastgate superandolo in chips, ma è tutta musica per le orecchie di Gustavson, che poco dopo elimina proprio Senninger. Ancora raise, reraise, allin del chipleader e Senninger che accetta il call ipotizzando di trovarsi di fronte ad un coinflip. Così è:
Senninger 8 8
Gustavson q 10
Board 3 7 q 9 10.
Un board perfetto per Gustavson, che in un sol colpo elimina un altro avversario (285.000£ a Senninger per il suo terzo posto) presentandosi all'heads up finale in rassicurante vantaggio:
Aaron Gustavson 14000000
Peter Eastgate 7800000
La sfida dura poco più di 20 minuti, perchè prima Eastgate lascia sul tavolo un paio di preziosissimi milioni dopo essere costretto al fold, e poi si giunge alla mano finale.
Raise a 350mila di Eastgate, reraise a 900mila di Gustavson, instant allin per il campione danese e instant call per il rivale:
Gustavson a q
Eastgate a 9
Il board scende implacabile: 3 5 6 k j , non aprendo mai particolari speranze per Eastgate, che si deve accontentare del secondo posto e di 530.000£.
Per Aaron Gustavson è il trionfo: l'EPT London, il trofeo con la mitica "picca" di pokerstars e le 850.000 sterline del primo premio sono suoi! Un successo in fin dei conti meritato, perchè lo statunitense ha praticamente sempre condotto le danze sin dal day 4, non andando quasi mai in difficoltà.
Per adesso da Londra è quasi tutto, non prima di aver ricordato l'ottimo secondo posto di Nicolò Calia nel side Event da 1.500£ di buy-in. 50.000£ per Calia, oltre ad una iniezione di fiducia ed ottimismo per il poker italiano in vista della prossima tappa EPT: Varsavia, dal 20 al 25 ottobre prossimi. Noi ci saremo. E voi?