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PokerStars, la contromisura si chiama ".eu"

Le poker rooms al centro dell'inchiesta che ha colpito duramente il poker online in USA iniziano a reagire, o perlomeno si cominciano a vedere i primi passi delle strategie di risposta a questo duro colpo.

In un messaggio che appare a tutti gli utenti del .com non appena aprono il client di gioco,PokerStars comunica quanto segue: "Come avrete avuto modo di sapere, abbiamo dovuto sospendere il gioco per soldi veri ai nostri clienti statunitensi, a causa delle implicazioni legali che sono sopraggiunte. Questa situazione è peraltro confinata agli USA, e non ha alcun impatto sulla vostra possibilità di continuare ad usufruire dei nostri servizi.State tranquilli, in quanto i fondi dei giocatori non corrono alcun rischio, e non c'è alcun motivo per preoccuparsi di questo. Inoltre, per tutti gli altri nostri clienti al di fuori degli USA, tutto rimane assolutamente come prima.


Il sito di PokerStars è stato spostato al dominio www.pokerstars.eu, e il nostro indirizzo email di servizio è ora support@pokerstars.eu. Ci scusiamo con i nostri player per ogni disagio causato da questa situazione.
Sappiate che al momento abbiamo accumulato un quantitativo enorme di email, per cui i nostri tempi di risposta saranno dilatati. Risponderemo a tutte le email dei giocatori al più presto possibile. Grazie per la pazienza e per aver compreso la difficoltà di questo momento."

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Bodog ha beneficiato dell'inchiesta: traffico a +20%Secondo il sito PokerScout.com, a partire dallo scorso "black friday" del poker online USA, i network al centro delle accuse da parte dell'FBI hanno perso porzioni importanti di traffico: PokerStars ieri ha fatto registrare un calo del 18% rispetto al sabato precedente, mentre il network Cereus (che comprende Absolute e UB, ndr) perde il 20%. Il dato più impressionante è quello di Full Tilt, che ha accusato un durissimo -40% rispetto a 7 giorni fa.

Per contro, ci sono poker rooms che hanno tratto vantaggio dal "taglio" di tre competitors importanti: una di queste è Bodog, che nella medesima finestra temporale ha guadagnato un buon 20% di traffico.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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