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Report torneo 12 Gennaio IR Napoli

Assopoker lancia una nuova iniziativa per continuare a sviluppare il meraviglioso mondo del Texas Holdem anche nel live: i report! Non stiamo parlando dei (sacrosanti) report dei tornei importanti...ma di quelli che ci vedono protagonisti ogni settimana nei circoli di casa nostra. Certo i montepremi... Assopoker lancia una nuova iniziativa per continuare a sviluppare il meraviglioso mondo del Texas Holdem anche nel live: i report! Non stiamo parlando dei (sacrosanti) report dei tornei importanti... ma di quelli dei tornei che ci vedono protagonisti ogni settimana nei circoli di casa nostra. Certo i montepremi saranno un “pochino” più bassi e forse non ci saranno PRO da sconfiggere, ma non pensate che alla fine sia una passeggiata. Anzi... tutto è, meno che qualcosa di facile. Innanzitutto, il perché di questa iniziativa. Ho avuto modo di vedere diversi circoli e sedi, un po’ in tutta Italia. Ho conosciuto tanti buoni giocatori, ma la sede Italian Rounders di Napoli (gestita da Dario Nittolo, Sergio Cimadomo e Nicola Pezzullo) merita un po’ di note. Non mi accusate di Campanilismo solo perché sono di questa città! La sede è attiva da appena un mese, ma è già frequentata abitualmente da una 50ina di giocatori. Quello che mi ha, tuttavia, impressionato, è il livello. L’età media è bassa... bassissima, mentre la qualità del gioco è ottima e cresce continuamente. Potrà sembrare un vantaggio, ma molti dei giocatori un po’ più inesperti che ho visto all’inizio non stanno più frequentando la sede. Certo, c’è maggior piacere a giocare contro giocatori forti, ma se qualcuno non sa giocare, come facciamo a vincere? Ho visto anche persone che non più tardi di un mese fa "giochicchiavano", mentre ora hanno molto più chiare le dinamiche del gioco. Pratice makes you perfect. Così è nata la volontà di dare spazio a questi tornei. E anche se non ci sono montepremi di 6 cifre, ci sono giocate molto belle. Vediamo un po’ cosa è successo venerdì scorso. Il torneo conta 47 partecipanti, che hanno a loro disposizione 3 rebuy opzionali ed un add-on. Tra i partecipanti il primo out è proprio Nicola Pezzullo, che riesce incredibilmente a perdere oltre la dote iniziale pure tutti i rebuy. A onor del vero la fortuna non è stata dalla sua parte dopo aver rilanciato con AK viene controrilanciato, curiosamente, da AQ e una regina al flop lo condanna. Successivamente resta anche abbastanza corto, ma non disperato. Con AQ in mano e un paio di limper pensa possa essere il momento buono per rubare qualche buio, va all-in, ma un avversario con AJ opta per un call, visto il piatto ci può stare. Il flop è inoffensivo, al turn cala un cattivissimo J che addirittura raddoppia al river. Nicola dopo 40 minuti è out Il resto dei tavoli è molto vario. Da un lato giocatori aggressivi, che approfittando del rebuy fanno giocate loose e prendono qualche rischio, dall’altro tavoli tight. Il mio tavolo è molto, molto chiuso. I giocatori seduti a pochi metri da me non esitano (giustamente, vista la struttura) ad essere aggressivi con una coppia media e vedo molti giocatori che accumulano migliaia e migliaia di fiches (si partiva con 1500), spesso oltre 10.000. Due momenti attirano giocatori al tavolo. Prima un triplo All-in AK, AT, A3 dove per una volta AK tiene: qui sotto una foto della mano. Poi un flop 77x seguito da un doppio all-in, dove un giocatore gira JJ e l’altro..77! Il turn è un J che aumenta solo l’ironia della situazione. Il mio tavolo è inizialmente dominato da Vittorio, che entra in moltissimi piatti con vantaggio di posizione e non esita a scommettere con seconda coppia. La mano più bella che ho giocato nella prima ora è tuttavia questa. Tavolo da 6, un limper, io ho 10-6 con bui 20-40. Sono sul cutoff. Poiché è un rebuy…opto per un call ultraloose, sperando di usare la mia immagine tight per rubare il piatto. Ma dal bottone arriva un raise, fino a 150. Tutti chiamano! Io a quel punto ho odds assurde e opto per rischiare. Al flop escono 10 6 3! Check, lascio parola al raiser che mette mezzo piatto. Io rilancio del triplo, perché la mia doppia non è una mano facile da proteggere, facendogli l’overcoppia in mano. Lui chiama, esce un J, board senza colori. Il piatto è 2000 quasi e lo punto. Inizia una divertentissima discussione dove il mio avversario cerca di capire cosa ho, io ribatto dicendo sicuro che ha KK e che lo batto, ma se volesse rischiare... Si andrà avanti per 5 minuti: io gli mostro la doppia e lui gira KK. Un gran fold, ma tutta la discussione non è stata inutile. Qualche decina di minuti dopo mi trovo contro Vittorio, l’iperattivo, con un board Axx. Io non ho nemmeno coppia e faccio check-raise sulla sua bet. Al turn sparo 2/3 pot, gli rispiego che lo batto e lui passa. Altra bella giocata che mi è stata fatta contro: ormai non giocavo una mano da 15 minuti e opto per un raise con A4s. Il flop è 994 e subisco un checkraise dall’aggressivo Tommaso. Lui mi copre, e dopo un po’ opto per il fold. Lui mi mostra A8. Mi vendico dopo quando faccio lo stesso rilancio con KK e al flop TT6, butto mezzo pot. Lui mi mette All in, chiamo e mi gira AK. La fortuna non lo aiuta e raddoppio. Il resto del torneo è fatto da pochi steal. Sento urla da altri tavoli quando un KK viene battuto da un Asso, o addirittura QQ da due carte spaiate inferiori! Mi ritrovo ad un altro tavolo dove tutti hanno molte fiches. Silvio Magurno sta giocando un buon torneo e ha circa 14000 fiches, e sta prendendo diversi piatti. Ad un suo raise, segue un all-in…il piatto è enorme, e lui ha 88. Se vince è chipleader, se perde è out. Dopo un po’ decide per un call, l’avversario gira felicissimo AA. Diventa molto meno felice quando esce un 8 e lo elimina. Al penultimo tavolo gioco un’altra mano degna di nota, proprio contro Silvio e un altro giocatore, Piero Bernardo. Bui 800-1600 ante 100, Silvio chiama sul bottone, io sullo SB giro 45 fiori, e il call con 14000 davanti ci sta. Flop 56T, tutti chekkano. Turn 8, ora ci sono 2 fiori sul board. Ho coppia, 4/5 colore e gutshot draw (molto pericolosa, come scala). Opto per buttare 4000 nel piatto, vengo chiamato da entrambi. River 4. Ho una doppia che non mi piace per niente e chekko la doppia è buona. A tutt’ora mi chiedo se avessi dovuto tentare una bet al river. Dopo un po’ si arriva al final, che saluta in fretta Francesco, ottavo. Gli altri hanno tutti abbastanza fiches davanti io dopo 2 giri con 28000 sono sesto! Nessuno domina, ma i giocatori più aggressivi accumulano chips. Sergio Cimadomo fa grandiosi rilanci fuori posizione “alla Minieri” contro i quali nessuno capisce niente. Carlo “Tyson” Sant’Elia (nella foto a sinistra) alterna call con JJ ad allin terrorizzando i compagni di tavolo, ed anche se ad un certo punto si trova corto dopo avere perso un flip nessuno si illude di vederlo fuori. Io faccio un errore enorme: visto che il tavolo a parte Sergio e Carlo era tight, opto per uno steal da mid con Ax. Non tanto per la mano, quanto per la forma ho ancora 8 BB e vado All in, assicurandomi il call solo da mani che mi stanno ampliamente avanti e senza uscita di sicurezza. Naturalmente, la PRIMA mano decente arriva dopo 40 minuti di tavolo in mano a Silvio che giustamente punisce la mia poca concentrazione e mi elimina settimo. Siamo in bolla! Sembrerà incredibile ma andremo avanti quasi un’ora in questa situazione. Nessuna giocata da raccontare, steal di posizione sacrosanti. Raffaelo Bruno, sornione, non gioca quasi salvo entrare nei piatti e rubare tutto anche con niente in mano. Silvio aspetta Sergio all’angolo e lo rilancia 2 volte all-in, contro i quali Sergio non può fare altro che passare. La bolla scoppia quando Mario Montecatino perde 2 piatti in successione, prima chiamando contro doppia poi buttando le ultime fiches in poche mani. Lo segue Piero Bernardo e poi il gioco fa partire lo show di Carlo Tyson, che continua a rilanciare e controrilanciare. L’eliminazione di Silvio (autore di una lettura sbagliata, che lo porterà a chiamare contro un tris di Q) lo lascia chipleader, Sergio oppone un gioco aggressivo mentre Raffale con cadenza ruba piatti assicurandosi di non stare corto, da giocatore consumato rispetto ai 2 più giovani avversari. Sergio e Carlo continuano lo show, opponendo rilanci a controrilanci, e quando si arriva al coinflip il giocatore corto finisce per vincere. Nessuno esce! Il tavolo finale va avanti ormai da 2 ore e mezzo, moltissimo visto che vi sono abbastanza mani giocate. Sergio dopo avere di nuovo raddoppiato con 87 contro ATs, è comunque corto. Sul bottone non vede le carte e ispirandosi a Oliviero Bacchini (vincitore del 500 a S. Remo a Novembre partendo dall’HU sotto di 8/1) va all-in al buio (Bacchini così era stato capace di recuperare tutto!) Giocata clamorosa che fa esplodere la sala. Carlo non si tira indietro, e col suo re è molto avanti rispetto al 92 di Sergio. Ma il board serve un 9 ed un 2, come se non bastasse arriva un 9 al turn che fa impazzire i presenti. Ironico il K al river. Carlo uscirà poco dopo, contro Sergio, perdendo di nuovo da favorito, A8s vs K4o. Al prossimo torneo già si promettono scintille… E’ davvero tardissimo quando Raffaello e Sergio si affrontano per la vittoria. Tra uno steal ed un rilancio, il torneo è deciso dall’AJ di Raffaello che per una volta tengono contro il KT di Sergio, che certamente non può lamentarsi per la sorte benevola. Un torneo lunghissimo e divertente, con moltissime giocate da consumati “rounders”, rilanci su controrilanci dettati dalla lettura, e non dalle carte. Sembra incredibile che fosse solo un torneo settimanale da parte di una sede, in molti sono rimasti a vedere il final table per la forte tensione agonistica che si respirava, divertendosi non poco. Davvero ottimo il livello! Dalla settimana prossima, a parte gadget per i migliori classificati, avremo un report molto più lungo e con tantissime mani, visto che potrò avvalermi di validi collaboratori. Ed ecco la foto di Raffaello (primo classificato - con il cappellino Assopoker) e Sergio (secondo classificato) Stay tuned! Giulio Se anche tu hai dei report, non esitare ad inviarci il materiale a: info@assopoker.com

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