"Chiamiamo caso la nostra incapacità di spiegare la concatenazione degli eventi".
Questa frase è quella che mi è venuta in mente ripensando al torneo di Venerdì allo Showbowl, sede di Italian Rounders - Napoli. Ora vi spiegherò il perché.
Come sempre, ci si ritrova al torneo nel solito spirito amichevole. La sala è perfetta e le fiches sono preparate per partire. Si legge, forse, un po’ di disappunto sulla faccia dei presenti perché ci sono solo 51 partecipanti. Solo? Ripensiamo da dove siamo partiti e a quello che stiamo facendo, ragazzi. Il livello cresce sempre, le serate sono davvero piacevoli per quello che è appena un evento settimanale, nulla di “eccezionale”, unico, o che.
Tra l’altro si sta spargendo la voglia di organizzare un main event, ma davvero grande, prossimamente. Vedremo cosa accadrà nelle settimane a venire. Innanzitutto il gioco del sottoscritto. E’ ormai chiaro che mi devo dare alla scrittura di articoli o che il mio gioco live non rende come in altri contesti Stavolta, però, ho fatto un grosso errore. Il tavolo è il solito mix di giocatori loose e aggressivi e di 2-3 tight. Mi trovo con Carlo “Tyson” tra gli altri e noto la differenza nel suo gioco tra i rebuy e i freezeout. Ma non sarà lui la mia preoccupazione: molti rilanci non vengono rispettati, io gioco di posizione fino a quando non mi trovo con AK in mano. Subisco una chiamata con 43 off da Valerio “The Wall” che mi frega metà della posta (ovviamente vince).
Ma non è qui che ho fatto l’errore, quanto dopo. Faccio un rilancio di 4bb quasi (550) con AJo, non è una delle mie mani preferite ma non potevo farla passare con 2600 davanti. Mario, con posizione su di me e con molte fiches, chiama. Da come lo leggo, la chiamata può significare poco o molto, impossibile dirlo subito. Il flop mette K84 con 2 picche (ho l’asso). Check, cui segue il check. Turn 8. Sono molto indeciso sul da farsi, perché se scommetto sono quasi AI, ma potrei avere la mano migliore. Al mio check segue un immediato 500 su piatto di 1200. Mi sembra una puntata dettata dal voler costruire il piatto, o di qualcuno che ha pochissimo. Ho 2000, e vedo. River J, io check, lui subito AI (1500 mie).
Ci penso 5 minuti e passo. Per la cronaca ero buono con la doppia (aveva JQ), ma non è il fold l’errore enorme da solo, quanto il call al turn, seguito dal fold al river col J sul piatto e vi spiego il perché: se ho pensato di essere buono al turn, dovevo andare AI ma anche se il mio era un call difensivo, con river J vengo battuto da un K (e sono sicuro che non lo ha) o da un 8…e potrebbe anche averlo, ma in quel caso, che ho chiamato a fare al turn? Il J era una carta fantastica, se avevo deciso di non credergli al turn. Errore enorme da parte mia, inutile girarci attorno.Uscirò dopo 20 minuti con 4/5 di colore e 4/5 scala nut al flop, senza avere purtroppo aiuti dal turn o al river. Ma riuscirò a divertirmi lo stesso, grazie al grandissimo Peppe di Napoli.
Avrete notato che per una volta non lo avevo al tavolo iniziale. Passiamo una cena a ridere e scherzare, dopodiché assisto ad una sua spettacolare rimonta partendo da 4000. Il torneo alla pausa aveva ancora 31 persone e Peppe impone il suo gioco aggressivo. Prende qualche piatto con delle carte, ma non esita a fare uno stupendo AI con 27 off con la faccia più illeggibile che io ricordi in assoluto. Il tavolo, che ha clienti non facili come Antonio “Assonapoli”, Basile (recentemente vincitore di un altro torneo), Francesco (il famoso giocatore che passò KK), Ciro, è in soggezione e ci si diverte non poco. Mi metto anche a fare il dealer perché il tavolo è piacevolissimo, giocate ragionate, bluff di posizione…si sta davvero bene. Il gioco procede spedito e restiamo con 2 tavoli, dove io e Dario “Bonzo” ci occupiamo che tutto vada quanto più veloce e senza intoppi.
E qui inizia quella serie di coincidenze. Chipleader del torneo, già dalla pausa, era Carlo Misuraca, dopo un superpiatto con tris di 6 contro 2 giocatori (non so, questo fatto del tris contro 2 giocatori mi ricorda qualcosa). Mentre il “mio tavolo” procede tranquillo, all’altro tavolo Carlo gioca aggressivissimo e rilancia spesso AI i giocatori timidi. Spettacolare un piatto dove ad un tentativo di steal di un primo giocatore risponde una chiamata obbligata di un altro corto, ed un terzo è “costretto” a chiamare con KK. Il flop come prima carta mette sul board un K, sembra finita, ma arriva una scala runner runner per uno di quei piatti che su internet ci farebbero dire “E’ tutto truccato”. E veniamo un po’ a queste coincidenze che faranno la storia del torneo. - Carlo “Tyson”, 3 podi di fila ed una vittoria Carlo Criscuolo, 2° posto la settimana passata e primo “cecchino”. Carlo Misuraca, chipleader attuale e capace di eliminare già 5 giocatori dopo 2 ore. C’è qualche altro Carlo che non ha ancora giocato? - Tris che triplicano e tris incredibilmente scoppiati - Il 10 E cosa è questo numero? Carlo “Mastiffs” è un grandissimo tifoso del Napoli, con tanto di braccialetto della tifoseria organizzata sul polso. Dalla nascita segue la squadra ovunque. Perdonate la…coincidenza per aver citato il più famoso numero 10 del mondo, Maradona, anche la settimana scorsa. Ma Carlo è naturalmente un grandissimo fan dell’indimenticabile argentino, il più grande “10” della storia. E guardate un po’ quanto conterà questo numero al final table. Il tempo di eliminare Antonio “Assonapoli” in nona posizione (rimasto purtroppo corto, grandissima prestazione), si cambiano le fiches e si parte.
Tutti sono nuovi all’esperienza del tavolo, con l’esclusione di Peppe “A modo mio”, capace di completare la sua rimonta straordinaria fino ad avere 30K fiches, appena sottomedia. La sua tattica sarà di mettere pressione a tutti, come sicuramente anche Carlo vorrà fare con la sua montagna di chips. Prima mano: bui 1500-3000, ante 300. Le medie sono abbastanza alte, quindi non è detto che si vedrà una battaglia di AI, il tavolo si preannuncia lungo: durerà oltre 2 ore. Giampiero Lanzotti chiama da UTG con (ecco il primo 10). Federico Migliaccio, al primo torneo e forse un po’ più inesperto, rilancia a 6000 con dal bottone. I bui passano, Giampiero chiama. Flop: . Giampiero punta 10k, Federico pensa un po’ e va AI per altri 11k. Giampiero resta un attimo in attesa di capire che stia succedendo, ma passare la coppia di 10 (!) è impossibile. Chiama, ed è felicissimo della situazione. Turn . Incredibile scala! Questa mano salva Federico, che saprà sfruttare il regalo della sorte.
Chi invece non ha proprio fortuna è Peppe. Alla decima mano (Dieci!), con posizione mid riceve KK. Avrebbe amplio margine per un raise piccolo come spesso fa, ma vuole sperare di convincere gli avversari che sia un bluff, e va AI. Lo chiama Carlo, che gira AA. Nessun miracolo sul board e Peppe è ottavo in una mano condannata e davvero sfortunata. Settimo eliminato da parte di Carlo su 44 totali. Carlo fa 8 più tardi quando mette pressione dal bottone con , Mauro molto corto dallo SB è costretto a chiamare con JQo. Il board è AQ3, turn 3…serve un K, che puntuale arriva al river. Passano altri 20 minuti, siamo in bolla, il gioco si fa difficile. Carlo chiama dal bottone con bui 3000-6000 ante 500. Lo sfortunatissimo Giampiero cerca il triple up rilanciando per altri 12 dallo SB con. Piatto enorme, Carlo chiama e gira T(!)J, con gran felicità di Giampiero che ha JQ. Non serve a niente: T(!) al turn, ed è player out. “Mastiffs” ha il 50% delle chips in gioco e continua a mettere pressione. Chiama dal CO con (guarda caso!), Ciro rimasto in attesa di una mano buona mano prende va AI per 27K. Massimo sul BB ha , altri 10k, e chiama. Carlo deve mettere 21 in un piatto enorme che è già oltre i 50K. Sta per passare perché non vuole far salire gli avversari, poi colto da una ispirazione chiama. Si girano le 6 carte, Carlo mormora “Diego pensaci tu”. Detto fatto: 10 al flop, nessuna sorpresa dopo e Carlo ha una lead spaventosa. Decimo ed undicesimo eliminato. Fate pure 12, quando Federico chiama da SB con 66 nel tentativo di far fare un errore a Carlo che ha 77. Puntuale arriva l’AI ed il call di chi pensa di essere avanti. Ma non è così, nessun 6, e siamo all’HU: Carlo contro Antonio Longo.
Avrete notato che non ho mai fatto il suo nome. Antonio era secondo alla partenza del tavolo finale, con 2k meno di Carlo, ma con uno stile MOLTO conservativo. Non ha giocato, letteralmente, una mano. Da vecchia volpe ha fatto fare il lavoro sporco agli altri e si è ritrovato già al secondo posto giusto prendendo il buio quando non lo rilanciavano. L’HU sarà molto lungo, nonostante il vantaggio iniziale di Carlo (che aveva 180K all’inizio!). Per due volte si rilancia AI, con Ax, e per 2 volte Antonio chiama con A…T(!). Il “Diego” regge in entrambi i casi e Antonio quasi pareggia. Il gioco va avanti già da mezz’ora. Sembra che la beffa sia dietro l’angolo quanto a “Mastiffs” arriva, manco a dirlo, (!) sul bottone. Vuole dissimulare la forza, vista la sua aggressività e opta per un call. Antonio accetta, il board mettere 892 con 2 quadri. Check di Antonio, Carlo ci pensa un po’ e rilancia. Segue un AI che lo spaventa molto, ma il call pare la mossa giusta. Antonio gira 82, che con l’altro 8 al turn gli danno un full ed un vantaggio enorme. “Mannaggia a te, Diego”. Carlo non ha creduto nel rilancio con AT e si trova molto dietro, ma non si perde d’animo, alterna chiamate a rilanci, piccoli bluff di posizione, Antonio non riesce ad affondare il colpo, nonostante le carte di Carlo siano davvero brutte.
Recupera tutto, è poi avanti di poco quando arriva AA sul bottone. Dopo decine di mani inguardabili un punto, anzi IL punto. Sperando di indurre l’avversario all’errore, con bui ormai 10k-20k, va AI. Antonio segue con A7. Board 56J, turn 7. Attimo di panico…river 2. La sua prima dichiarazione: “Dopo aver vinto quei piatti con i 10, dovevo vincere. Diego non poteva mai tradirmi”. Carlo festeggia una sacrosanta vittoria, con 13 eliminati su 50, TUTTO il final table eliminato da lui.
Innegabile che la sua vittoria sia frutto ANCHE di 2 grosse mani fortunate con quei 10 (!) che hanno eliminato gli avversari, ma anche se le avesse perse sarebbe stato strachipleader. Il recupero che ha fatto sotto di 4/1 senza avere praticamente carte (le vedevo ogni mano) è poi indicatore di quanto l’abilità nel mettere pressione all’avversario in questo gioco.
Altro che fortuna, per 30 minuti non ha fatto vedere una carta e l’avversario non riusciva mai a leggerlo. So che ora sta cercando di qualificarsi per un EPT…in bocca al lupo. Vedremo se i numi tutelari serviranno la settimana prossima. A proposito, io da ora in poi mi chiamo GiulioCarlo. Magari serve a qualcosa ) I soliti ringraziamenti a tutti per un torneo davvero perfetto e divertente, mi raccomando…la settimana prossima voglio una marea di presenti, altrimenti Dario Sergio e Nicola non organizzano più sorprese
Ci vediamo il 16 allo Showbowl!
GiulioCarlo