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Sam Farha e l'importanza dell'immagine al tavolo

Sam Farha in un momento del videoSe non avete bene chiara l'importanza dell'immagine da dare al tavolo, un maestro assoluto in questo tema è il grande Sammy Farha. Il campione libanese è uno storico frequentatore dei tavoli high stakes live fin dai tempi in cui l'online era ancora da inventare, oltre che un cultore dell'eleganza.

Ma il suo vestire bene non è solo finalizzato al semplice buon gusto, e lo spiega lo stesso 52enne pro in un video apparso sul suo sito samfarha.com. Nella clip Farha parla prima dell'importanza del vestire bene in generale "Quando vai in ufficio devi vestirti bene e stare comodo: il poker è il mio ufficio, quindi voglio sentirmi a mio agio. Inoltre, quando il texas hold'em non era ancora un fenomeno di massa, vestire bene era fondamentale, perchè potevi venire scambiato per un turista. Questa è una grande immagine, ideale da diffondere: sì sono un turista e ho un sacco di soldi. Vieni a prenderli!"

Sammy si addentra a raccontare un aneddoto: "Una volta mi sedetti ad un tavolo con un sacco di soldi. C'era un tizio che non conoscevo, ma sapevo che era un giocatore scarso, per come lo vedevo giocare. Io gli levai tutto in una mano, lui si irritò, si alzò e mi disse "Vuoi giocare per un milione di dollari?", sfidandomi. Io misi da parte le chips e gli dissi "Ok ecco il milione. Tu ce l'hai, un milione? E perchè non facciamo 10 milioni?" lui disse subito di sì...
Quindi si alzò dal tavolo, e uno di quelli che erano al tavolo con noi lo seguì, poichè costui stava perdendo un sacco di soldi e non volevano perderlo, così gli disse "Hey, quello è Sammy Farha, perchè vuoi giocare questi soldi con lui?"
Così il tipo tornò verso di me, mi strinse la mano e mi disse "Non sapevo chi eri, ti avevo preso per un turista". Eccola, l'immagine".

Questa è una parte del simpatico video girato da Sam Farha con gli svedesi di Player Kanel:

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Domenico 'stee catsy' Gioffrè

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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