Sami Kelopuro, 22enne giocatore professionista di Helsinki e noto frequentatore dei tavoli high-stakes cash game di poker online con lo pseudonimo “LarsLuzak”, ci racconta dal suo blog personale della recente partecipazione al PokerStars Caribben Adventure alle Bahamas e dei suoi propositi per i tempi a venire.
“Sono rientrato dalle Bahamas la scorsa notte. Il viaggio è andato bene ma i voli aerei sono stati un vero e proprio incubo. Innanzitutto mi ci sono voluti ben due giorni per arrivare lì. E poi al ritorno, il volo Nassau-Miami è stato spostato più volte finchè ci hanno inbarcato su un altro aereo col quale – anche se con diverse ore di ritardo - siamo finalmente atterrati a Miami. Quando pensavamo di aver perso la coincidenza, in realtà abbiamo scoperto che anche quel volo non aveva rispettato l’orario, e siamo quindi riusciti a salire a bordo qualche minuto prima che ripartisse. Sembrava ormai che dovessimo passare un intera nottata a Miami e invece siamo stati super-fortunati a riuscire a prendere il volo per Parigi. Naturalmente abbiamo perso l’altra coincidenza (per raggiungere Deauville, ndr), ma va bene lo stesso.
Stava succedendo qualcosa all’aeroporto, alcuni ragazzi armati di fucile avevano fatto sgomberare il terminal da dove avremmo dovuto partire. Ci hanno dirottato quindi verso un altro e alla fine siamo arrivati con un ritardo complessivo di non più di 4 ore. Naturalmente le valigie sono rimaste a Miami, e non ne ho saputo ancora niente. Penso che ci vorrà un po’ di tempo.
Alle Bahamas ho giocato due tornei, il Main Event e l’High Roller. Sono stato eliminato in entrambi al Day 2. Al Main non ho fatto niente di speciale, mai avuto uno stack abbastanza grande. Ho provato a fare una mossa, che tra l’altro mi rendeva committed, con una coppia e un progetto di scala ad incastro contro due giocatori che probabilmente avrebbero foldato, ma c’era un terzo che invece aveva floppato una scala rendendomi praticamente drawing-dead.
All’High Roller ho avuto un buon inizio. Dopo 15 minuti dallo start del Day 2 avevo già uno stack di 150.000 chips quando l’average era sugli 80.000. In seguito, però, non sono riuscito a vincere neanche una mano. Non so neanche bene che fine abbiano fatto tutte le mie chips. Ricordo solo che quando ormai ero rimasto short, sono andato all-in pre-flop con Q-Q trovando il call da uno che aveva 8-8. Un ovvio 8 al river e fine dei giochi.
Non so dirvi del cash game live, non ho prestato molta attenzione a dire il vero. Ho sentito però di gente che stava giocando a tavoli di mixed-game 400/800, ma non ero particolarmente interessato. Non ho giocato molto neanche online, perchè anche se il tempo non era il massimo, c’erano sicuramente cose più belle da fare alle Bahamas. Ma ora è arrivato il momento di tornare a grindare. Ho solo paura di aver sprecato tutta la mia fortuna in quel volo aereo da Miami preso davvero all’ultimo minuto.”