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Steven "Zugwat" Silverman, la storia di un campione

Steven 'Zugwat' SilvermanSteven Silverman, conosciuto nel poker online come “Zugwat”, ha certamente una storia da raccontare: a soli 22 anni, il ragazzo di Derwood ha già raggiunto i traguardi che si era prefisso, scegliendo di interrompere una carriera da giocatore di poker che avrebbe avuto ancora molto da dire.

Certamente, “Zugwat” è un giocatore che fin da subito ha bruciato le tappe: lascia il college nel 2007 per dedicarsi a tempo pieno alla carriera di poker player, e fra tornei e cash game high stakes milioni di dollari vanno e vengono nelle sue tasche.

Inizia tutto con una promozione online, quando trasforma il bonus di 15 dollari di una poker room in un bankroll da 30.000 dollari, ed a quel punto la scelta da intraprendere pare quasi obbligata.

Al suo primo torneo live, a 19 anni, conquista un decimo posto che gli vale 63.000 dollari, online gioca sessioni fiume che arrivano a toccare le 20 ore consecutive, e la sua fama cresce di conseguenza: “Sapevo che avrei dovuto proseguire con gli studi – ammette Steven – ma c’era una parte di me che non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse semplice guadagnare tutto quel denaro, e non riuscivo a trovare valide ragioni per non farlo”.

I suoi genitori però non la presero bene: nonostante gli eccellenti risultati, arrivarono a privarlo di internet, o a condurlo a gruppi di terapia per giocatori compulsivi: “Tutto questo era assai contrario al nostro stile di vita – dice Mark, il padre di Steven – e credo che non avrei mai potuto sopportare gli swing da centinaia di migliaia di dollari a cui era soggetto”. Solo nell’aprile del 2009, quando Steven giungerà dodicesimo all’EPT di Montecarlo, i suoi genitori accetteranno la strada che il figlio aveva scelto.

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Steven Silverman all'EPT di MontecarloNel frattempo, Silverman aveva stretto amicizia con un altro giocatore eccezionale, Andrew Lichtenberger, ed agli high stakes tanto di Pokerstars che di Full Tilt Poker dal febbraio 2009 ad aprile guadagna circa un milione di dollari.

Ma è proprio da questo momento che in Steven si fa largo un altro pensiero: “Quando il poker è tutto nella tua vita, la tua felicità dipende completamente da quanto stai perdendo o vincendo, che fondamentalmente è un elemento che va al di là del tuo controllo. Guardando indietro, mi sono reso conto che non importa quanto un giocatore di poker possa vincere, perché ne vorrà sempre di più”.

Decide quindi, sorprendentemente, di rinunciare alla sua carriera e di tornare alla vita universitaria: una scelta, questa, non nuova a giocatori di poker di successo, come ad esempio Mike McDonald.

Ha provato, da allora, a giocare ancora qualche volta, ma la maggior parte dei giocatori non gli dà azione: “Zugwat” è ancora un nome che si fa ricordare. E che infine Steven Silverman possa scegliere di tornare ai tavoli di poker online – così come è stato ad esempio per Shaun Deeb - questo al momento davvero non è dato saperlo…

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