Si è appena abbattuto un uragano sul famoso sito di poker-training StoxPoker. Infatti, dopo il controverso caso dell’istruttore Jason Ho di cui vi avevamo ampiamente raccontato in passato, al centro di un nuovo scandalo è finito questa volta nientemeno che Nick “stoxtrader” Grudzien - uno degli storici fondatori del sito di videocoaching - chiamato a rispondere alle pesanti accuse di multi-accounting e collusion.
Il caso è scoppiato il 12 di marzo sul forum di Twoplustwo, dopo che il noto giocatore high stakes David “Viffer” Peat aveva aperto un apposito thread, dal titolo “Stoxtrader cheating/multi accounting discussion”, nel quale lo stesso insinuava apertamente che Grudzien giocasse non solo con il suo abituale nick ma anche come “40putts”, vale a dire uno dei più noti esponenti dello short-staking – pratica che non viola i Termini e Condizioni delle varie room ma che viene comunque disapprovata dalla quasi totalità dei regulars.
In un immediato secondo intervento, Peat aveva poi affondato il colpo richiamando l’attenzione su un altro thread, aperto in passato, che collegava a sua volta “40putts” con “knokstiff” per un possibile caso di collusion comunque mai accertato definitivamente.
E dopo innumerevoli commenti, tra i quali anche quelli di Pro famosi come Randy “nanonoko” Lew e Tom “Durrrr” Dwan, due giorni dopo è arrivata finalmente la risposta anche del diretto interessato, nella quale dal un lato si respingeva ogni accusa di aver usato più account ma dall’altro si confermava il fatto di aver preso parte a circa 260.000 mani giocando da short-stack nelle partite considerate più difficili.
Sembrava finita lì, ma visto il crescente moltiplicarsi delle accuse, alla fine Grudzien ha ceduto alla pressione e il 18 marzo ha pubblicato un post, sul suo blog personale, dove annunciava innanzitutto le dimissioni da StoxPoker, per aver procurato al sito cattiva pubblicità, ma soprattutto scriveva la tanto attesa confessione: Grudzien ha infatti ammesso di aver avuto due account su PokerStars.com e due su Full Tilt Poker, uno dei quali era “stoxtrader” - usato per registrare i video - e poi appunto “40putts” su Full Tilt e “knockstiff” su PokerStars. Oltre a ciò, ne aveva successivamente aperti altri due in gennaio, "bulltf0rdtuff" e "gr3atvlewbr0", utilizzandoli però soltanto per un mese.
A sua difesa, infine, e come riposta a chi l’accusava di collusion o softplay con altri due giocatori, “kinetica” e “littlezen”, Grudzien ha escluso categoricamente ogni tipo di cheating spiegando di aver discusso con loro soltanto di strategia e che le anomalie statistiche riscontrate da qualcuno erano in realtà dovute all’impiego di tecniche similari per la table selection.
Ancora una brutta storia, dunque, per StoxPoker, che dopo aver perso di recente Dusty “Leatherass” Schmidt e Matt Bolt - entrati a far parte del nuovo progetto DragTheBar - deve ora rinunciare anche ad un altro dei proprio top-coach e decisamente nel peggiore dei modi possibili.