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Studio sul gioco online: meno tasse, più risorse per lo Stato

online-tasseLa società di consulenza H2 Gambling Capital ha effettuato una ricerca sui sistemi fiscali applicati nei mercati regolamentati d'Italia, Francia e Gran Bretagna. Secondo H2GC, il mercato ha maggiore successo se l’aliquota d’imposta sul profitto lordo è inferiore al 15%. Un paese con una pressione fiscale che si assesta al 5% riuscirà ad attrarre il 95% degli operatori internazionali, creando un enorme gettito fiscale, oltre a generare maggiore occupazione e ricchezza nel paese licenziatario. Pensate che solo nell’Unione Europea vi sono più di 15.000 siti di gioco online.

Meno tasse più entrate erariali, è questa la regola. Il gettito fiscale – in base alla ricerca - diminuisce progressivamente all'aumentare del tasso d’imposta e comincia a cadere in verticale quando raggiunge o supera il 15%.

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Secondo H2 GC l’imposta effettiva sul profitto lordo applicata sia in Italia che in Francia è in media del 20% e tale livello può attrarre al massimo il 60% delle imprese. In Gran Bretagna la pressione fiscale è al 15% ma non sufficiente per trattenere noti bookmakers inglesi come Ladbrokes, William Hill e Betfair che hanno preferito trasferire le loro attività oltre confine ed operare offshore. In Spagna invece, con l'entrata in vigore della nuova legge, sarà del 25%, mentre in Polonia del 12% sul fatturato.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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