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Thread della settimana: le WSOP, Deejay e un call da "duro"

Ci tuffiamo nella elettrizzante atmosfera delle WSOP, nel nostro Thread della settimana. La situazione che andiamo ad osservare oggi riguarda un momento davvero speciale, che moltissimi tra noi non hanno mai vissuto: la bolla di un evento WSOP!

La situazione che ci sottopone il nostro utente Deejay (che è anche coach di Pokermagia, ndr), riguarda l'evento 17 - $5.000 No limit hold’em - delle attuali World Series, e si tratta di una decisione difficilissima. In linea generale, da un punto di vista matematico una mossa o è buona o non lo è, indipendentemente dal fatto che siamo ad un freezeout da 10€ o alle WSOP. Però il contesto è una componente importante, ed essere a Las Vegas a giocarsi un braccialetto comporta pressioni inimmaginabili, a confronto con lo stare a casa comodamente seduti al pc.

Ecco allora che il racconto di Nicola diventa una sfida per tutti noi. Leggiamolo insieme:

"Siete al 5.000$ delle WSOP su 792 partiti, siete rimasti in 79 con i primi 72 a premio (10mila $ circa al 72°). Siete stati tutto il giorno card dead ed ora avete 12 BB (blinds 1500/3000 ante 400)

Siete appena stati spostato di tavolo perche' il vostro e' stato rotto ed ora siete di BB.

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Fold generale fino al bottone che pusha per 42.000 circa, lo small blind (Antonio Esfandiari, con più di 150mila) clocka imprecando, si fa contare le fiches, clocka ancora e poi decide di mettere.

Ora tocca a voi .... con che range callate qui?"

Vuoi sapere come è andata a finire questa incredibile mano alle WSOP? Vieni a leggere il seguito ed i commenti di utenti e moderatori di area tecnica del nostro forum!

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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