Una rondine non fa primavera, specie in pieno inverno, ma può certamente essere considerata un inizio. L’inizio della rinascita di Tom Dwan, che più che quelle di una rondine pare essersi deciso a sfoderare le ben più nobili ali della Fenice, compiendo un ritorno di fiamma davvero abbagliante.
L’ultimo mese era stato terribile per lui, visto che la sponsorizzazione di Full Tilt Poker è coincisa con l’infausto incontro con Isildur1, e le conseguenze sono ben note. I numeri parlano chiaro: ben 4 milioni 200.000 dollari persi nell’ultimo mese, oltre 6 milioni dall’inizio dell’anno. Troppi forse, perfino per lui.
Non a caso erano cominciate speculazioni circa la capacità del suo bankroll di resistere a tutto questo, rafforzate dall’aver visto “durrrr” giocare a limiti decisamente più bassi – fino al $25/$50 – che certo non gli sono abituali.
Tuttavia, le ultime sessioni che lo hanno visto protagonista hanno mostrato una netta inversione di tendenza, di quelle che non ammettono repliche.
Lo statunitense è infatti tornato nel suo habitat naturale, i tavoli $200/$400 di Pot Limit Omaha e di Mixed Games, dove ad attenderlo c’erano i compagni di sempre - tra cui Patrik Antonius e Di “Urindanger” Dang – ed altri giocatori che fanno parte del sottobosco meno mediatico ma non certo meno competitivo della piattaforma.
Alla fine, Tom è riuscito a uscire vincente da entrambi i tavoli, collezionando prima 145.000 $ al PLO e poi dominando gli avversari nei Mixed Games, arrivando a guadagnare quasi 500.000 $.
Ma non è e non poteva essere tutto qua. A distanza di soli due giorni, Dwan si è infatti ripetuto, vincendo ancora di più e contro avversari ancora più forti.
Stavolta “durrrr” ha infatti trovato sul suo cammino giocatori del calibro di Cole South, Ilari “Ziigmund” Sahamies, e naturalmente Isildur1. E nessuno è stato risparmiato.
Anche se entrambi hanno affrontato sessioni molto brevi, ai tavoli $200/$400 di PLO prima South e poi Ziigmund hanno accusato perdite rispettivamente di 304.000 $ e 144.000 $, in appena 300 mani giocate. E certo Tom non poteva ritenersi soddisfatto, non del tutto se alla fine di questo pur lauto pasto non avesse brindato all'inebriante calice della vendetta. Ai tavoli $300/$600 di PLO era infatti il turno di Isildur1, che doveva cedere il passo assieme a 270.000 $.
Termine di una giornata perfetta? Non ancora. Dwan vinceva nuovamente, prima rosicchiando ancora qualcosa a “Ziigmund”, poi imponendosi per altri 150.000 $ ai tavoli Mixed Games.
In totale, il recupero di Tom Dwan nel giro di una manciata di giorni ha così superato il milione di dollari, lasciando a Gus Hansen l'onere dell'ultimo posto nella classifica dei più perdenti del 2009. Il passivo di Tom Dwan è ancora considerevole, pari a 4 milioni 700.000 dollari, ma quando un giocatore simile ritrova smalto e fiducia in se stesso, tornare al vertice sembra solo questione di tempo.
E allora non pesa più di tanto la marginale sconfitta subita per mano di Patrik Antonius alla ripresa di una nuova sessione del "durrrrr challenge" avvenuta nell'arco della stessa, incredibile giornata.
Il finlandese, si sa, è duro a morire e di certo non regala mai niente. Al termine di 588 mani ha così recuperato 68.000 $ del suo svantaggio, che comunque vede sempre avanti lo statunitense per la rassicurante somma di 711.000 $. Un'ulteriore motivo per tornare a dormire sereni.
Anche se è presto per trarre conclusioni di qualsiasi tipo, di certo possiamo dire che Tom Dwan è tornato, vincente come lo ricordavamo. Per la gioia dei suoi numerosi fan e di tutti quelli che, amando il poker, ammirano di più un vincente capace di rialzarsi dopo una sconfitta cocente che non una macchina che non conosca la polvere mai.