Il Tribunale del Riesame di Prato ha respinto l’istanza di dissequestro dei tavoli da gioco presentata dal circolo ‘Prestige Poker’. Il club toscano era stato oggetto di perquisizione da parte delle forze dell’ordine il 14 dicembre. I giudici pratesi hanno stabilito nelle motivazioni che per i tornei di Texas Hold’em, con una quota di iscrizione superiore ai 30 euro, si configura il reato di gioco d’azzardo. C’è però da sottolineare che nel caso di specie, non è stato provato il pagamento di un buy-in maggiore oltre tale limite.
La questione deve ancora essere discussa nel merito, dinanzi al collegio giudicante. Siamo infatti ancora in una fase preliminare e le indagini non sono terminate. Il Tribunale del Riesame non si è pronunciato sull’eventuale similitudine tra i tornei live ed in rete. E’ oramai noto a tutti che – con la pubblicazione imminente del decreto sul poker online – il tetto massimo dei buy-in su internet verrà elevato a 250 euro, come stabilito dalla Legge Comunitaria del 2008.
I giudici di Prato hanno invece preso come riferimento il parere del Consiglio di Stato (n.3237/2008) del 22 ottobre 2008 che indica in 30 euro la quota massima di iscrizione tollerata nel gioco dal vivo nei circoli di poker sportivo.
Il 14 dicembre furono sequestrati tavoli, chips e denunciate 20 persone circa. I sigilli non furono apposti al locale perché il poker non era l’attività prevalente, essendo una sala giochi con regolari permessi ed autorizzazioni. Con ogni probabilità, il difensore del circolo, il noto legale Marco Ripamonti, impugnerà il provvedimento di sequestro del materiale dinanzi la Corte di Cassazione. I titolari del circolo hanno fatto sapere che l’interruzione dell’attività ha comportato la sospensione del rapporto di collaborazione con circa 40 persone impiegate all’interno del club.
Il ‘Prestige Poker’ è uno dei circoli più importanti della Toscana con oltre 1.400 associati. Il club è deciso a fare valere le proprie ragioni ed è intenzionato a chiedere una consulenza tecnica in sede giudiziale per stabilire l’esatto rapporto tra il fattore fortuna e l’abilità nel Texas Hold’em, proprio come è avvenuto in numerosi casi nei tribunali degli Stati Uniti.
Con ogni probabilità invece, alla Corte di Cassazione, a Roma, verrà discussa l’ammissibilità del gioco live con quello online. La sensazione è che a Prato si disputi un contenzioso legale che può avere ripercussioni importanti anche in ambito nazionale.
A Genova, Palermo, Gorizia e in un altro Tribunale toscano (prossimamente pubblicheremo l’ordinanza nei dettagli), i giudici hanno sottolineato come il poker, essendo ritenuto lecito online lo debba essere anche dal vivo. A Prato, il Tribunale del Riesame, la pensa diversamente. E' solo il primo round di una lunga battaglia legale.