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Tutti tifano per Ivey, tranne Doyle Brunson

Phil Ivey sorride beffardo: tirera' uno scherzetto all'amico Doyle?Il tavolo finale che decreterà il Campione del Mondo delle WSOP 2009 è ormai alle porte, l’attesa sta per finire mentre sono schizzate alle stelle le scommesse che puntano a pronosticare il vincitore.

Inutile dirlo, nonostante la sua situazione di stack non sia ideale, Phil Ivey è il favorito, almeno secondo gli scommettitori che hanno raso al suolo la sua quota.

C’è tuttavia chi ha pensato di fare diversamente, non certo per caso. Non si tratta di un giocatore qualunque, ma di Doyle Brunson, che dalle pagine del suo blog infatti scrive: “Pensavo che avrei sostenuto Jeff Shulman e Phil Ivey, in questo final table delle WSOP. Tuttavia, quando Daniel Negreanu ha voluto puntare Ivey come più favorito rispetto a Moon, ho dovuto scegliere Moon che ha cinque volte il suo stack. Si tratta di una scommessa sul vincitore dell’evento e non su chi si piazzerà meglio dell’altro, quindi è probabile che alla fine non se ne faccia di niente. Mi dispiace Phil, ma questa volta non tiferò per te”.

E certamente, il ragionamento di Brunson è tutt’altro che campato in aria. Che Ivey sia di gran lunga il giocatore più forte al tavolo è un punto che nessuno oserebbe mettere in discussione. Ciò nonostante, che in un singolo torneo fortuna e condizioni di stack abbiano un peso decisivo appare altrettanto certo.
Sicuramente ancora il torneo riprenderà da livelli giocabili, quindi ci sarà un certo margine di manovra per tutti, e sappiamo bene come i tavoli finali abbiano spesso riservato sorprese, con short stack capaci di incredibili rimonte che sono poi riusciti a vincere. Il nostro Salvatore Bonavena, giusto per fare un esempio, all’EPT di Praga riuscì proprio in questo, ma recentemente anche Daniel Negreanu al Main Event delle WSOPE ci è andato molto vicino.

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Chi avrà ragione quindi? Il popolo degli appassionati, che nonostante tutto appena vede il nome di Ivey sente profumo di vittoria, o il più smaliziato e pragmatico Doyle Brunson, che dall’alto della sua esperienza pluridecennale come giocatore non nutre troppe illusioni per il Tiger Woods del poker?

E’ probabile che alla fine prevalga un terzo incomodo, qualcuno di cui inevitabilmente si sia parlato troppo poco nel corso di questi mesi, perché si sa, la storia ama stupirci con nomi inattesi.
Nonostante questo, chi scrive continua a tifare per i migliori, e se il nome infine fosse davvero quello di Phil Ivey, per noi sarebbe davvero una bella storia.

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