Battesimo di fuoco per le World Series Of Poker 2010: nella notte è infatti cominciato l’atteso “Poker Player Championship”, il torneo 8-game da 50.000 dollari di buy-in a cui hanno preso parte 116 giocatori, ovvero gran parte dell’elite del poker mondiale.
Una struttura fantastica – 150.000 chips lo stack iniziale per 90 minuti di livelli – in cui i giocatori devono destreggiarsi ogni otto mani fra Limit Hold’em, PLO8, Razz, Stud, Stud hi/low, No Limit Hold’em, PLO e 2-7 Triple Draw Lowball. Il tavolo finale sarà invece di solo No Limit Hold'em, per ragioni televisive.
Serviva quindi non solo un bankroll dorato ma anche tecnica da vendere, ed il parterre de roi sceso in campo al Rio di certo non ha deluso le aspettative. Come sempre in questi casi, impossibile nominarli tutti: da Phil Ivey a Daniel Negreanu, da Scotty Nguyen a Patrik Antonius nessuno è voluto mancare.
Ai nastri di partenza si sono presentati anche Dario Minieri e Dario Alioto, a rappresentare un’Italia alla caccia del primo braccialetto WSOP, ed i due azzurri attorniati da soli campioni hanno ben figurato. Se il pro di Sisal Poker ha chiuso la giornata a 166.000 fiches in pieno average, ancora meglio ha saputo fare Minieri, tredicesimo a fine giornata a quota 222.600.
Fra l’altro, proprio il pro di Pokerstars.it si è reso protagonista di una delle mani più belle pervenuteci da oltreoceano, quando in posizione su Chris Ferguson ha chiamato le tre puntate di “Jesus” lungo le streets senza batter ciglio, avendo in mano soltanto ace high, abbastanza per battere il bluff dello statunitense.
Il chipleader - a quota 329.100 - è al momento lo svedese Erik “DIN_FRU” Sagstrom, high stakes player molto forte nelle varianti e giunto terzo al torneo H.O.R.S.E. da 50.000 $ dello scorso anno, vinto da David Bach che è invece il fanalino di coda di questo Poker Player Championship ad appena 25.000 fiches.
Sono stati eliminati prima del termine dei cinque livelli previsti sei giocatori, fra cui Brian Townsend – a cui neanche l’aria di Las Vegas pare giovare – e Tom “durrrr” Dwan, le cui ultime chips sono andate a rimpinguare lo stack di Shawn Buchanan in una mano di Pot Limit Omaha.
Stanotte si riparte con un day2 ricco di aspettative ed insidie per i nostri, ma Alioto e Minieri sanno già qual è la strada da compiere per vincere un braccialetto: speriamo che ancora una volta sappiano imboccare il sentiero giusto.