Italia ad un passo dal primo braccialetto nell' attuale edizione delle World Series of Poker: nell’evento 5, $1.500 Seven Card Stud, Alessio Isaia ha sfiorato il colpo grosso, finendo al secondo posto dietro solo al fortissimo ucraino Eugene Katchalov.
Tanti i rimpianti per il player piemontese (che incassa un premio di 75.911$) dopo essersi presentato all’appuntamento della vita, in netto vantaggio sul giocatore del team pro di PokerStars. Per Isaia è comunque un grandissimo risultato, il migliore della sua carriera al Rio.
Non ce l’hanno fatta gli altri italiani ad entrare in the money: Bruno Stefanelli e Marco Traniello sono stati eliminati a metà percorso di questa lunghissima giornata. A premio invece Scott Seiver (36°), Chad Brown (30°) e Bryan Devonshire (18°). Da segnalare le ottime prestazioni di Shaun Deeb (15°), Andy Bloch (14°) e Ylon Schwartz (11°).
Al final table ha dovuto subito mollare il colpo Ali Eslami (7°), mentre il “Fabbro” ha giocato con sagacia ed uscito al momento giusto, picchiando duro contro Jonathan Spinks (4°) e Eric Buchman (3°), distrutto in tre mani.
Si è presentato all’heads-up con un big stack da 1,2 milioni contro le 320.000 chips di Eugene Katchalov. L’ucraino però non si è dato per vinto ed ha guadagnato terreno, mano dopo mano.
La rimonta è stata purtroppo inesorabile e per il nostro Isaia non c’è stato scampo. Tanti rimpianti ma la sua prestazione rimarrà per molto tempo nella storia azzurra alle WSOP. Per Katchalov è il primo braccialetto della sua carriera. Il payout del final table:
1. Eugene Katchalov $122.909
2. Alessio Isaia $75.911
3. Eric Buchman $48.961
4. Jonathan Spinks $35.476
5. Dennis Parker $26.083
6. Kai Landry $19.456
7. Ali Eslami $14.723
8. Vasili Lazarou $11.301
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