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WSOP ME e Phil Hellmuth: gli assopokeristi ci credono

Phil Hellmuth jrGli assopokeristi credono in Phil Hellmuth. E' quanto emerge dal nostro ultimo simpatico sondaggio, che ha evidenziato un dato per certi versi sorprendente: "The Poker Brat" è il giocatore che - secondo i nostri lettori - ha le maggiori speranze di rivincere un Main Event WSOP. La domanda che abbiamo posto era infatti "Fra questi campioni di Main Event WSOP, chi pensi possa vincerlo nuovamente?". Il nostro sondaggio ha avuto un'affluenza totale di 3376 votanti, che hanno espresso la loro preferenza dall'11 novembre fino a ieri mattina.

La lista dei candidati era la seguente:

Joe Cada
Joe Hachem
Greg Raymer
Phil Hellmuth
Doyle Brunson
Chris Moneymaker
Jamie Gold
Jonathan Duhamel
Scotty Nguyen
Johnny Chan
Chris Ferguson
Nessuno di questi

Jonathan DuhamelCome prevedibile, quest'ultima opzione ha ottenuto la maggioranza relativa: l'aumento esponenziale del numero dei partecipanti ad ogni edizione fa sì che le chance di ripetersi siano progressivamente sempre più basse. Al netto di questa considerazione, che ha totalizzato il 34,9% delle preferenze, c'è da registrare un 14,4% dei votanti che si professa fiducioso sul dodicesimo braccialetto del recordman Phil Hellmuth, da vincere addirittura in un altro Main Event.

La popolarità di un personaggio che tuttora continua a far parlare di sè con continuità ha certamente inciso sul voto, che invece da un punto di vista squisitamente tecnico va in leggera controtendenza a quanto pensano in molti: tra i "giovani vecchi" del poker (come ad esempio Ferguson, Juanda e lo stesso Negreanu) Hellmuth è uno di quelli che faticano di più ad adattarsi allo stile delle nuove generazioni provenienti dall'online. A livello di No Limit Hold'em da torneo, comunque sia, "The Poker Brat" è sempre un'autorità: su 11 braccialetti WSOP conquistati, ben 9 Phil li ha vinti in tornei NLHE, uno in Pot Limit Hold'em e uno in Limit Hold'em.

Il secondo in questa speciale classifica è Chris Ferguson, mentre in fondo - rispettivamente con l'1,4% e l'1,5% - troviamo Doyle Brunson e Chris Moneymaker. Il primo paga innanzitutto l'età e gli acciacchi, oltre che uno stile di gioco probabilmente poco adatto al moderno poker da torneo. Sembrano invece esclusivamente tecniche le motivazioni per cui solo l'1,5% dei votanti crede ancora in una nuova impresa di Chris Moneymaker. Strano a dirsi, per colui al quale si deve l'esplosione mediatica alla base dell'attuale successo del texas hold'em. La crudele realtà dice però che il buon Chris non è mai più stato capace di tornare su quei livelli, evidentemente non nelle sue corde.

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Infine, incuriosisce come solo il 5,5% dei votanti sia pronto a dar fiducia al vincitore 2010, Jonathan Duhamel. Di solito il campione in carica gode di una sorta di "effetto scia" prolungato, nella percezione del grande pubblico. Evidentemente Duhamel deve ancora guadagnarsi appieno la stima generale. Per farlo dovrà davvero fare un clamoroso back-to-back?

Vuoi vedere i risultati del sondaggio in dettaglio? clicca qui.

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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