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Barcellona Cup: Savi chipleader assoluto, Adinolfi e Begni in corsa

Un evento popolarissimo, con migliaia di iscritti e 49 left al day 3: è la Barcellona Cup, torneo re-entry da 330€ popolatissimo di italiani, che addirittura comandano il chipcount con Fabio Savi.

Il player azzurro guarda tutti dall'alto in basso a quota 2.6 milioni, ma sono ancora in corsa Alfonso Ferro, Mario Adinolfi, Mirco Ferrini e l'italo-svizzero Roby Begni. Questo è il chipcount italiano:

Fabio Savi 2600000
Alfonso Ferro 1600000
Roby Begni 410000
Mirco Ferrini 365000
Mario Adinolfi 210000

Mario Adinolfi, ancora in corsa a 49 lft
Mario Adinolfi, ancora in corsa a 49 lft

GIÀ 30 BANDIERINE AZZURRE

Per 5 player italiani ancora in gioco (circa il 10% del totale), ce ne sono moltissimi altri che sono stati eliminati, ma non prima di avere piazzato la classica bandierina. Eccoli, con posizione e relativo premio incassato:

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50° Gino Astolfi 2.160€
72° Massimo Remondino 1.400€
83° Giovanni Mazza 1.400€
103° Gioacchino Caravello 1.180€
109° Giampiero De Leonardo 1.180€
140° Maurizio Butta 970€
145° Giuseppe Liotta 850€
152° Raffaele Castro 850€
170° Cristiano Viali 850€
199° Fabrizio Pellerino 750€
205° Davide Camera 750€
209° Sergio Grosso 750€
211° Walter Coan 750€
241° Alberto Luigi Sacca 650€
248° Fabio Scepi 650€
258° Daniel Masala 650€
260° Giacomo Contorno 650€
281° Luca Cadorin 600€
286° Pasquale Iudica 600€
292° Elia Salerno 600€
310° Fernando Chierichetti 600€
325° Danilo Colomba 600€
335° Giuseppe Agresti 550€
339° Davide Roda 550€
356° Domenico Cosentino 550€
384° Michele Rinaldi 550€
402° Simone Giampaolo 510€
413° Vincenzo Popolizio 510€
426° Martino Favaretto 510€
448° Elios Gualdi 510€

Oggi si riprende con un day 3, che dovrebbe condurci al tavolo finale e ai premi più consistenti di un prizepool pazzesco, da 877.074 euro. Ciò significa che il primo posto sarà almeno da 150-200mila euro. Niente male per un 330...

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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