Ben Lamb ha vissuto delle World Series Of Poker da protagonista assoluto, vincendo 5.352.000 dollari, un braccialetto ed andando vicinissimo all'affermazione nel Main Event, sfiorata con un terzo posto che evidentemente resta il maggior rimpianto.
Se infatti un professionista gioca per vincere denaro, probabilmente una volta guadagnato più di quanto si sarebbe mai sognato subentra anche dell'altro: è quasi impossibile avere una seconda occasione quando si parla del Main Event WSOP, e così non stupiscono le dichiarazioni dello statunitense, che non ha rimpianti per la mano contro Martin Staszko che ha compromesso il suo torneo.
“Volevo vincere più di quanto non mi interessasse arrivare secondo – spiega intervistato da PokerNews.com – il differenziale fra primo e terzo posto piuttosto che fra secondo e terzo è tale che tutto ciò che mi premeva era guadagnare quante più fiches possibili all'inizio, nel caso in cui fossi arrivato a giocarmi l'heads-up”.
Tornando alla mano, Ben puntualizza: “Non lo avrei certo fatto con una mano come K-5, avevo K-J e ho pensato che quando folda riesco a mettermi in una buona posizione, mentre quando decide di chiamare la maggior parte delle volte ho comunque dell' equity”.
D'altra parte è evidente che non si possa vincere un torneo simile senza assumersi dei rischi calcolati, ed un coinflip è in fondo il prezzo minore che si dev'essere disposti a pagare, sebbene in casi simili non si abbia spesso una seconda occasione.
Nonostante l'epilogo agrodolce, a conti fatti Ben Lamb ha poche ragioni per essere scontento: se infatti un giocatore è contento solo quando vince, non capita certo tutti i giorni di alzarsi sconfitti con in tasca quattro milioni di dollari...