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Daniel Negreanu: "L'imbuto di dicembre? La concorrenza tra gli operatori fa bene ai giocatori"

Daniel Negreanu è uno dei giocatori che maggiormente ha fatto della divulgazione del poker, quasi una ragione di vita, tanto da risultare uno dei giocatori più amati della storia di questo gioco, soprattutto da quando i social hanno conquistato le nostre vite in maniera pressoché totalizzante.

Il tutto senza mai dimenticare che questo è un aspetto secondario della carriere del canadese, visto che quello primario farebbe capo a vincite live per oltre 54 milioni di dollari, come riportato dal sito di raccolta dati "The hendonmob", non proprio una cosa da far passare sotto traccia, visto che "D-Negs" è tutt'ora settimo nella All Time Money List.

Nei giorni scorsi ha fatto ancora una volta sentire la sua voce attraverso un'intervista le cui domande gli sono state sottoposte da Craig Tapscott, in cui ha parlato del suo immediato futuro.

Daniel Negreanu e 'impegno alle WSOP Paradise

L'intervista è uscita sul portale "poker.org" ed è cominciata con gli intenti di fare bene da parte di Daniel Negreanu alle WSOP Paradise di dicembre, la kermesse che si giocherà a partire dal prossimo 6 dicembre e che si chiuderà il successivo 19 dopo 15 eventi.

Daniel Negreanu con la moglie Amanda

"Sono un ragazzo WSOP al 100%", ha cominciato Daniel Negreanu, "La scelta di andare alle Bahamas è stata facile per me, a parte il fatto di giocare per i braccialetti.

Sono un professionista di tornei High Stakes. Ci sono alcuni tornei dal field enorme con garantiti da $50 milioni, e poi c'è l'Invitational da $ 500K di buy-in. Ci saranno i migliori giocatori del mondo.

Non ho particolari preferenze, giocherò praticamente tutto il palinsesto compatibilmente con l'accavallarsi delle giornate di gioco. Sono un giocatore a tutto tondo. Ce ne sono alcuni che non vedo l'ora di giocare. L'evento PLO è davvero speciale. C'è anche il dealer's choice, che penso si adatti alle mie abilità. Non credo che molti dei migliori professionisti dei mixed game andranno laggiù. Sento di avere una buona possibilità di vincere un braccialetto in quelle specialità".

La concorrenza fa bene ai giocatori

Secondo Daniel Negreanu la concorrenza tra gli organizzatori dei tornei non può che far bene ai giocatori, per via del fatto che tutti provano a mettere in primo piano i partecipanti affinché essi si trovino bene in questo o quell'altro contesto e questo non può essere un male, anche se non puoi avere la possibilità di giocare ovunque perché nessuno ha il dono dell'ubiquità.

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Ci sono, secondo Daniel Negreanu, dei giocatori che vorrebbero giocare tutti gli eventi, ma non sarà possibile e ci sarà comunque la possibilità di scelta.

Daniel Negreanu courtesy Pokernews & Omar Sader

Il podcast con la moglie di Daniel Negreanu, Amanda

Daniel Negreanu ha lanciato recentemente il suo nuovo podcast, Mania Podcast, che ha ideato insieme a sua moglie Amanda e che tratta di tutta una serie di dinamiche private e di coppia che, secondo Daniel, sta riscuotendo un buon successo.

"Penso che sia stato davvero un bene, prima di tutto, per il nostro rapporto", riprende Negranu. Ma i feedback che riceviamo dalla maggior parte delle persone, prima di tutto, è il loro apprezzamento per la vulnerabilità, l'apertura e l'autenticità. Quello che condividiamo, è reale. Non tiriamo pugni e non abbiamo nulla da nascondere, nessuna vergogna. Abbiamo fatto tre episodi e stiamo per registrare il quarto".

"Sto sentendo molte coppie che dicono di ottenere ottime informazioni, soprattutto per quanto riguarda il punto di vista di Amanda. Molte persone hanno problemi con il disturbo bipolare o cose di questo tipo. Sono portati a prendersi l'impegno per guarire, invece che lasciarsi andare. Questo è un feedback piuttosto interessante finora".

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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