Tra le locuzioni straniere che sono entrate a far parte del gergo comune italiano, soprattutto tra i più giovani e più "smanettoni", c'è sicuramente epic fail. Due termini che stanno ad indicare, intuitivamente, un colossale fallimento o una figuraccia particolarmente smaccata. Come quella del Mega Poker Series Main Event, un torneo da €800 (€720+€80) che prometteva un montepremi da €250.000 ma che ha fatto segnare la miseria di sette iscritti al Day 1A!
Vero, non siamo di fronte a un montepremi garantito dall'overlay inimmaginabile, visto che la soglia dei €250.000 era semplicemente una previsione fatta dagli organizzatori, dopo il successo del Main Event del MPN Poker Tour che si è svolto qualche giorno fa al Clayton Dublin Airport Hotel - e che ha visto Daniel Tighe portarsi a casa un primo premio da €53.845.
E invece, dopo il Day 1A, il Main Event delle MPS aveva raccolto poco più di €5.000. Per fortuna che il Day 1B è andato un pochettino meglio, visto che allo shuffle up and deal si sono presentati in 56, per un totale di 63 iscritti.
All'evento ha partecipato anche un nostro connazionale, Ivan Tononi, che purtroppo è stato eliminato durante le ultime quattro mani del breve Day 1A (che non ha nemmeno raggiunto gli otto livelli previsti). Gli unici due superstiti sono David O'Kelly (286.000 chip) e Fintan Gavin (274.000). Eliminati, oltre al nostro Tononi, anche lo spagnolo Manuel Garcia, Rui Dias, David Lappin e il vincitore dell'Unibet Open di Glasgow Daniel Chutrov.
"Questo è un bel festival, l'evento da €500 di settimana scorsa ha fatto 550 player", ci spiega proprio Ivan, che vive a Dublino ormai da 15 anni. "Il fatto è che qui si può giocare sul .com e sono iniziate le WCOOP. Dublino è l'ideale per chi ama giocare a poker, ci son tanti festival interessanti e si può giocare anche su tutte le piattaforme .com, a parte Winamax che è stata appena ristretta ai francesi".
Per la cronaca, Ivan è uscito dal Day 1A mandando la vasca in bluff completo al river; peccato che il suo avversario avesse chiuso un trips con A-J: "Era l'unica volta in cui non avevo il punto", afferma Tononi, al quale non è dispiaciuto dover giocare solo contro altri 6 player.
"A me piace giocare short-handed. Ad un certo punto, rimasti in quattro, avevamo tutti più o meno il doppio dello stack iniziale. Ma io ho insistito per andare avanti a giocare, anche se potevamo fermarci, proprio perché pensavo di avere edge giocando four-handed e three-handed". Purtroppo gli è andata male, anche nel Day 1B - dove è uscito con A-A contro 8-8 di un avversario, fortunato a trovare un set. Tononi si è comunque ben comportato durante questo festival irlandese, visto che nel torneo da €250.000 garantiti (quelli sì) si è classificato in ventiquattresima posizione su 570 giocatori.
Meno male che gli organizzatori non si sono lasciati prendere la mano rendendo ufficiale il montepremi garantito, altrimenti avrebbero dovuto cacciare parecchia grana di tasca propria. Oppure tentare la mandrakata in stile Partouche Poker Tour. Come forse ricorderete, nell'ultima edizione del celebre torneo francese, gli organizzatori prima sbandierarono un garantito da 5 milioni di euro, per poi tornare sui propri passi.
I giocatori minacciarono un boicottaggio, tanto che alla fine il patron del PPT, Patrick Partouche, decise di calmare le acque intervenendo in prima persona e mettendo nero su bianco il ripristino del montepremi garantito milionario. Ecco, quello sì che ha rischiato di essere un epic fail indimenticabile.