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Carte riprese dal muck: ruling controverso all'EPT Cipro. I pareri dei TD italiani

Durante il day 1A dell'Eureka High Roller, disputato ieri al Merit Royal Premium Casinò all'interno dell'EPT Cipro, è accaduta una mano che ha richiesto l'intervento del Tournament Director. Il TD dell'European Poker Tour Toby Stone ha ribaltato la decisione del floorman, su una situazione che vi andiamo a raccontare.

EPT Cipro: ruling discusso all'Eureka High Roller

La mano è accaduta durante il day 1A del 2.200$ Eureka High Roller, torneo di cui vi raccontavamo nel report di giornata. Lo spot in questione, avvenuto alla fine del livello 10, è tra l'olandese Merijn Van Rooij e il libanese Maan El Hachem.

Non abbiamo i dettagli dell'action precedente, ma non sono importanti ai fini di ciò che succede. Ci troviamo sul river 3 2 8 7 j e Van Rooij annuncia l'allin, ottenendo il call da parte di El Hachem, che mette in mezzo le sue 17.200 chips residue. Van Rooij mostra k k e il suo avversario manda le carte verso il dealer, tenendole sempre coperte. Il dealer sistema le sue due carte in cima al muck, ma a questo punto El Hachem realizza di aver visto male le carte del suo rivale. Il libanese pensava che Van Rooij avesse k j per un colore, e avrebbe muckato il suo set di 2.

Così le carte vengono recuperate dalla cima del muck e mostrate, e si trattava effettivamente di 22. Viene chiamato il floorman, il quale inizialmente decide che la mano di El Hachem è "dead", morta e dunque non valida, essendo finita nel muck. El Hachem, spalleggiato da alcuni compagni di tavolo, ritiene invece che la sua mano sia ancora valida, perché si trattava di un allin e call.

Viene così chiamato il Tournament Director dell'EPT, Toby Stone, che si prende il tempo necessario per comprendere a fondo la situazione (il torneo era andato in pausa) e alla fine decide di sovvertire la decisione del suo floorman. "In una situazione di all in e call, è responsabilità del dealer di proteggere le mani dei giocatori. Per tale ragione, la mano è da considerarsi viva", è il ruling di Toby Stone.

Carte riprese dal muck e mano valida: cosa pensano i TD italiani

La decisione, che ha fatto molto discutere, ha visto l'apprezzamento del TD delle WSOP Andy Tillman, che ha definito quella di Stone "assolutamente la decisione corretta. Tutte le mani dovrebbero venire mostrate in una situazione di all in e call. Un giocatore non ha il diritto di mantenere le sue carte coperte. Per cui, fino a quando le sue carte sono chiaramente identificabili e recuperabili, la mano viene ripresa e mostrata. Avrei preso la stessa decisione".

Ma cosa ne pensano i Tournament Director italiani, in merito? Abbiamo sentito Luca Vivaldi e Vincenzo Morabito e Christian Scalzi.

Luca Vivaldi: "Non penso sia un ruling particolare - è abbastanza straight-forward. Toby, con cui ho lavorato per più di 10 anni: ha fatto il call giusto, su all-in e call non si possono muckare le carte, devono essere tutte face-up. Ancora più facile il call di Toby visto che le holding erano le prime due in cima al muck (se fossero state “unretrievable” e non facilmente identificabili, sarebbe stato un discorso diverso). Il dealer dovrebbe sempre notificare il giocatore durante all-in e call per lo showdown. Se si rifiutasse, lo stesso dealer dovrebbe girare le carte"

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"su all-in e call non si possono muckare le carte, devono essere tutte face-up. Ancora più facile il call di Toby visto che le holding erano le prime due in cima al muck (se fossero state “unretrievable” e non facilmente identificabili, sarebbe stato un discorso diverso)"

(Luca Vivaldi, TD e manager di Triton Poker Series)

Vincenzo Morabito: "Il muck in fase di showdown è regolato da una molteplicità di regole ed è un punto chiave temporale e tecnico importantissimo, ai fini di molte dinamiche decisionali. Abbiamo tantissimi precedenti più o meno restrittivi. Ho visto il concetto di recuperabilità delle carte variare in base alla politica, alle houses e ai circuiti. Per mia forma mentis prediligo la precipua responsabilità del giocatore a proteggere e mostrare adeguatamente la propria mano, finché il piatto non sia assegnato, incoraggiando i players ad essere sempre attenti e vigili. Tuttavia ritengo che la possibilità di recuperare le carte dal muck non possa essere considerata un grave sacrilegio, a fronte della valutazione di un TD che applichi regolamento e buon senso con esperienza e cognizione."

"Per mia forma mentis prediligo la precipua responsabilità del giocatore a proteggere e mostrare adeguatamente la propria mano [...] Tuttavia ritengo che la possibilità di recuperare le carte dal muck non possa essere considerata un grave sacrilegio, a fronte della valutazione di un TD che applichi regolamento e buon senso con esperienza e cognizione."

(Vincenzo Morabito, TD e istruttore Chilton Academy)

Christian Scalzi: “Una situazione borderline, il giocatore che aveva muckato ha avuto la fortuna che le sue carte fossero retrievable. In una situazione così di allin call, c’è sicuramente alla base l’errore dell’operatore di tavolo, che doveva obbligare i giocatori a mostrare le carte, proteggendo il muck. Possiamo considerarla una eccezione alla regola del non toccare il muck, poiché preceduta dalla regola dell’obbligatorietà dello showdown in situazione di allin call”

C’è sicuramente alla base l’errore dell’operatore di tavolo, che doveva obbligare i giocatori a mostrare le carte, proteggendo il muck

(Christian Scalzi, TD e PartyPoker Consultant)


EPT Cipro Streaming: il programma

Segui su Assopoker l’EPT Cipro e il live streaming del Main Event che andrà in onda da mercoledì 18 ottobre. Qui potete consultare il programma della diretta EPT:

Immagine di copertina: courtesy Manuel Kovsca & Rational Intellectual Holdings ltd

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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