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EPT Praga: Leonzio e Romanello per la storia

Marco Leonzio: obiettivo final tableL'ondata azzurra all'EPT Praga si affievolisce ma non finisce: è Marco Leonzio il nostro alfiere per il day 5, in un torneo che nonostante tutto ci regala ancora speranze e tradizioni beneauguranti. Se infatti - come è noto - Praga è l'unica location in cui l'Italia può vantare una vittoria EPT, è vero anche che lo stesso Leonzio ha centrato qui quello che finora è il suo unico final table in questo circuito.

LEONZIO PER IL DEJA-VU - Era il 2010, quando come due anni prima ne portammo tre all'atto finale. Roberto Nulli si fermò all'8° posto, Emiliano Bono sfiorò la vittoria giungendo secondo dietro al "paisà" Roberto Romanello, mentre Marco Leonzio chiuse quella esperienza con un 5° posto da 130.000€. Appare dunque evidente come il pro abruzzese voglia ripartire da lì, cercando di eguagliare o - meglio ancora - migliorare quel risultato, il migliore di 8 piazzamenti EPT centrati in carriera.

GENTE DA EVITARE - Sono rimasti in 21, a lottare per un final table che sarà tra i più ricchi di questa nona stagione dell' EPT by PokerStars. Come è prassi in late stage, arrivati a questo punto bisogna guardarsi le spalle da tutti, ma a destare particolare preoccupazione sono naturalmente Ramzi Jelassi, Jeff Sarwer, Johnny Lodden e il chipleader, l'inglese Ben Warrington.

Questi ultimi due Leonzio li avrà al tavolo, con Warrington subito a sinistra che - visto l'esiguo stack di Marco, potrebbe fargli gioco in caso di una auspicata monster hand nelle fasi iniziali.

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ROMANELLO PER LA STORIA - Una curiosità riguardo al già nominato Romanello: il gallese d'Italia è ancora dentro, e con lui rimane viva - seppur esile - la chance di avere il primo giocatore in grado di vincere due EPT. Ecco il chipcount:

  1. Ben Warrington    UK      2.618.000
  2. David Boyaciyan    Netherlands       2.469.000
  3. Ramzi Jelassi    Sweden       1.975.000
  4. Sergio Aido Espina    Spain      1.792.000
  5. Andreas Berggren    Sweden     1.619.000
  6. Mariusz Klosinski    Poland        1.524.000
  7. Aleh Plauski    Belarus      1.450.000
  8. Sotirios Koutoupas    Greece        1.450.000
  9. Diego Gomez Gonzalez    Spain        1.433.000
  10. Mads Amot    Norway      1.250.000
  11. Jeff Sarwer    Canada        1.233.000
  12. Sergey Kuzminskiy    Russia       1.166.000
  13. Jose Manuel Nadal Sordo    Mexico       1.109.000
  14. Mikhail Petrov    Russia        1.034.000
  15. Dany Parlafes    Romania    810.000
  16. Johnny Lodden    Norway       763.000
  17. Mark Herm    USA    612.000
  18. Jorma Nuutinen    Finland       463.000
  19. Marco Leonzio    Italy        416.000
  20. Iosif Beskrovnyy    Russia        390.000
  21. Roberto Romanello    UK        341.000

I 4 OUT AZZURRI - Nell'attesa di conoscere il destino del nostro unico giocatore rimasto, diamo uno sguardo ai quattro che non ce l'hanno fatta. Il primo a cadere ieri è stato Luca Giovannone, che era tra i più corti e non ha avuto modo di far meglio di una comunque ottima 53ma piazza. 39° esce Eros Nastasi, forse l'italiano che ha più impressionato in questa trasferta ceca: al messinese però non sorride il coinflip della vita, AK contro una coppia di 10 che regge...

Al 28° posto ci lascia Danilo Donnini, curiosamente anch'egli eliminato da una coppia di 10, dominante sui 66 del pro milanese. L'ultimo azzurro a bustare nel day 4 è Enrico Tau, la sorpresa più lieta di ieri per quanto riguarda i nostri colori: partito da 62000 gettoni ed estremo short stack dei 55 che erano approdati al day 4, Enrico riesce a farsi strada fino alla 24ma posizione, uscendo con QJ vs AK dello scatenato Boyaciyan, in un colpo che lo poteva portare a circa 600mila.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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