Jason Mercier appartiene a quel ristrettissimo gruppo di professionisti in grado di giocare con regolarità tornei con buy-in da centinaia di migliaia di dollari. Sono infatti più rare le occasioni nelle quali non lo si vede seduto ai tavoli degli high roller dell'EPT, del WPT o delle WSOP piuttosto che quelle in cui è presente. Lui, come molti altri, ha ottenuto vincite milionarie grazie ai piazzamenti in questi eventi esclusivi ma come ci premuriamo di ricordare sempre, stiamo parlando di vincite lorde. Questo significa che il vero bilancio potrebbe anche essere negativo considerando che, se è vero che gli incassi lordi sono milionari, lo sono anche gli investimenti.
Il Team Pro di Pokerstars ne ha parlato recentemente in un podcast con il giornalista svedese Rikard Åberg e ha ammesso, dopo un rapido ripensamento, di essere in passivo per quanto riguarda gli high roller. Prima, però, Mercier ha detto quale sarà il suo schedule per i prossimi mesi: "Giocherò tutti gli high roller dell'EPT di Monaco: da 25.000€, 50.000€ e 100.000€ di buy-in. Giocherò anche il torneo da 300.000$ dell'Aria prima delle WSOP. Alle WSOP prenderò sicuramente parte al torneo da 100.000$ (il One Drop, ndr) e al Poker Players' Championship da 50.000$".
Un programma a dir poco intenso, che prevede uno spending da più di mezzo milione di dollari. Il grosso investimento non preoccupa Mercier, anche perché verrà ammortizzato dalla vendita delle quote. Anche un top professionista come lui, infatti, cede una parte della sua action per non rischiare di perdere troppi soldi in un periodo di bad run. "Certamente venderò un po' di action - ha spiegato - ma in questi casi tutto dipende dai risultati. Se dovessi vincere un torneo da 100.000€ di buy-in a Monaco probabilmente venderei molte meno quote dei successivi high roller, se non addirittura nessuna. Dipende tutto da cosa sta succedendo e come sta andando il mio anno. Generalmente, comunque, vendo action per tutti i tornei con un costo di iscrizione superiore ai 50.000$".
Nel podcast Jason fa trasparire che spesso paga di tasca sua tutto il buy-in dei tornei da 50.000$, talvolta anche di quelli da 100.000$. Per questo motivo fa una distinzione netta tra i tornei con costo di iscrizione superiore ai 100.000$ e quelli inferiori. Questo modo di ragionare viene fuori quando Åberg gli chiede quale sia il suo bilancio dei tornei high roller. In un primo momento Mercier dichiara: "Onestamente non so di preciso quale sia il mio bilancio. Sono abbastanza sicuro di essere in positivo". Successivamente, però, si corregge: "Però, aspetta, in realtà sono in negativo a pensarci bene. Ho giocato sei tornei da più di 100.000$ di buy-in senza mai andare a premio: l'high roller da 250.000$ dell'Aussie Millions per tre volte, il Super High Roller Bowl dell'Aria da 500.000$ di buy-in l'anno scorso e i due Million Drop da un milione di dollari di buy-in. Così siamo a 3.25 milioni di dollari di spending senza nemmeno un ITM".
Una cifra a prima vista impressionante, ma è bene sottolineare che Mercier aveva certamente venduto quote per quei tornei, pertanto il vero passivo non è così elevato. Se a questo aggiungiamo che può godere della ricca sponsorizzazione di Pokerstars, che gli paga i buy-in di moltissimi eventi dell'EPT, risulta chiaro che un negativo di 3.25 milioni di dollari, per uno come lui, non sia niente di preoccupante.