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Le Mani del Top

Le mani del Top #5: Top Pair vs All In al river

Torniamo a parlare di cash game nella quinta puntata de “Le Mani del Top“, la rubrica che curo personalmente con cadenza settimanale e che questa settimana fa capo ad una partia di cash game €2/€5.

Le mani del top: nessuna lettura su oppo

La partita è nel suo pieno dopo un’ora e mezzo circa di gioco. I rilanci sono ancora abbastanza standard. Il tavolo è sensato e il mio oppo si è comunque seduto da circa 10 minuti, nessuno in sala lo conosce.

Ho notato che ha rifiutato di sedersi alla €1/€3 e mi pare uno abbastanza sicuro si sé, di quelli che appena si apre la €5/€10 si catapulterà al motto “non vi giocate una lira“. Come poi effettivamente accadrà.

Scopro che il mio avversario si fa chiamare “Compare” e chiama tutti quanti così, anche chi non ha mai visto e anche ai dealer, tutti. Per lui sono tutti “compare”.

“Compare” gioca con uno stack esagerato per una partita come questa, €3.000 e nell’orbita precedente a questa ha 3bettato a €80 su apertura a €18, per poi chiamare la mia 4bet  da BB a €200 (con le donne)  e foldare sulla mia Cbet a €215 su baby flop.

Stack profondi

Iniziamo la mano con €1.300 di stack effettivo, il mio, mentre compare gioca, come detto, con €3.000 davanti. Apre lui da bottone, si gioca 8 handed, per una size abbastanza comune, €20.

Io gioco da Grande Buio e potrei 3bettare con il mio k q , ma anche alla luce della cold 4bet del giro precedente, non vorrei ingrossare il piatto più del dovuto col rischio di dover foldare SEMPRE, se decidesse di 4bettare a caso.

Mi limito al call con l’idea di non buttarmi a capofitto in una mano contro oppo praticamente unknown e foldare con una certa serenità se non hitto nulla.

Il dealer, riconosciuto da tutti come “Pizza”, che non si sa perché visto che ha lavorato come parrucchiere e poi in una macelleria, piazza sul tavolo un flop apparentemente interessante per hero: k 4 6 che significa top pair e kicker sufficientemente alto per pensare di essere sopra.

Check. “Compare” fa una cbet pari a 3/4 pot, €30. Alcuni amici, qui, dopo aver raccontato la mano, hanno pensato fosse corretto check-raisare per costruire il piatto, ma onestamente vorrei tenere dentro tutto il range di aria con il quale con ogni probabilità gioca “Compare” e le mani di valore che potrebbero abbandonare il piatto. Penso che tutti gli assi alti non li folderà mai e tanto meno le coppie inferiori a quella di Kappa. Chiamo.

Turn ininfluente?

Al turn, €100, casca un 9 , che dovrebbe essere una carta amica per me. Faccio ovviamente check con la netta sensazione che “Compare” non si arrenderà. Inoltre leadare turn mi pare una gran boiata, visto il ragionamento fatto in precedenza.

Oppo spara anche la seconda, ma il piatto stenta a decollare come i precedenti. C’è qualcosa che non quadra sulle sue size. Adesso fa €60 e ai miei occhi la situazione non è cambiata nulla rispetto al flop e continuo a chiamare.

Il pot è ora di €220 e “Pizza” fa atterrare un j sul river. A questo punto è il momento, nella mia testolina, di agire ed esco €125, per evitare che “Compare” checki dietro con tutto il valore che batto.

“Compare”, come sappiamo, mi copre e shova.

Hero che fa?

Ricapitolando

Dovrei presentarmi allo showdown con top pair piuttosto importante, peraltro fortemente sotto rappresentata, visto che nella mia condotta dovrebbero esserci tanti draw che non si sono chiusi tra turn e river.

Inoltre la mano della 4Bet di cui ho parlato all’inizio, potrebbe aver destabilizzato compare e averlo reso piuttosto vendicativo.

D’altro canto ci sono mani come QTs a fiori, le coppie di 9 e di Jack che possono tranquillamente arrivare al river. Con inferiore probabilità ci sono gli AK e i KJ contro i quali pagherei.

Gli errori

Alcuni giocatori hanno stigmatizzato la mia mancata 3Bet pre flop, soprattutto per il fatto che, con l’idea di voler mettere fuori strada “Compare”, in realtà elimino ai suoi occhi tutte le combo da JJ+/AK/AQ. In questo modo più che confonderlo, gli sto indicando la via. La 3bet non è nel pieno dell’intervallo del re-raise in queste posizioni, ma lo è comunque e bisogna approfittarne.

Il call al flop sembra essere gettonato: non abbiamo troppo valore per un check raise ( giusto il ragionamento del fold in caso di 3Bet al flop), ma non possiamo certo foldare.

Anche il turn appare corretto, soprattutto per via del cambiamento di size da parte sua ( 3/4 al flop e 2/3 al turn), tutti segnali per i quali lui non vuole dare odds a eventuali draw da chiudere, ma non lo capisce e ce le dà in pieno.

Al river non è piaciuta la donk bet, poiché chiameranno o raiseranno le mani migliori della mia e folderanno quelle peggiori. Il check/call fino a circa una PSB, è la soluzione che in tanti prospettano. size superiori fino allo shove al river sarebbe invece sempre fold.

In mezzo a tutto questo, il suo All In non mi permette di ottenere pot odds sufficienti a chiamare, non penso di essere buono nel lungo periodo con la mia Top Pair più del 40% circa delle volte.

Foldo a malincuore, ma “Compare” mi mostra una coppia di Jack settata al river.

Sono abbastanza soddisfatto della condotta della mia mano e penso che “aggiustandola” in alcuni punti, possa trovare almeno un minimo di diritto di cittadinanza.

Le Mani del Top

La rubrica “La Mani del Top”, non è un modo di imporre il mio pensiero, tutt’altro. Le mani sono state giocate in contesti dove NON si giocano premi di notevole rilevanza e non ci sono livelli di pensiero che ci devono portare a scontrarci verbalmente.

È un modo per crescere insieme e, se volete, dare qualche parere in merito, senza doverci scannare su chi è il più bravo o il più scarso. Anzi, ve lo dico subito, così tagliamo la testa al toro: il più scarso sono io e voglio continuare a imparare.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".