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Ted Binion

Il mistero della morte di Ted Binion e il “processo del secolo”

Quando Ted Binion (figlio del fondatore delle WSOP) morì in circostanze sospette, nel 1998, fu la fine di un’era nell’industria del gioco di Las Vegas. La sua dipartita diede vita inoltre a quello che, utilizzando un costrutto di cui per la verità si è spesso abusato, fu definito il processo del secolo.

Ma come andarono veramente le cose?

L’antefatto

“C’era questo grosso, grosso caso nella contea di Clark”, ricordava il procuratore distrettuale David Roger in un’intervista al Review Journal del 2018. “La gente si appassionò perché era un caso affascinante: sesso, droga, tradimenti, tesori nascosti, una storia in stile Las Vegas insomma”.

Il corpo di Teddy Binion fu trovato morto nel suo appartamento di lusso a Palomino Square, in quel di Las Vegas, il 17 settembre 1998. Un mix di tranquillanti e droghe si trovava in bagno e la prima idea degli inquirenti fu quella che, ovviamente, il figlio del mitico Benny Binion si fosse tolto la vita.

A trovare il corpo e a chiamare il 911 fu Sandy Murphy, ventiseienne ex stripper e fidanzata di Teddy, che all’epoca del decesso aveva 55 anni. La donna raccontò che Binion era ormai depresso, perché sei mesi prima gli fu tolta la licenza di gioco a causa del suo coinvolgimento con la criminalità organizzata.

Qualcosa non quadra

Nonostante il racconto della Murphy, chi conosceva bene Teddy Binion non lo credeva possibile di un gesto simile. L’autopsia rivelò poi diverse incongruenze riguardo la tesi del decesso, convincendo le forze dell’ordine a indagare sul rapporto tra l’uomo e la fidanzata.

Una relazione tumultuosa e a quanto pare non esclusiva. Binion, prima di morire, aveva ingaggiato un investigatore privato che aveva scoperto il tradimento: la Murphy frequentava Rick Tabish, amico e socio in affari del compagno: i due furono visti in un hotel il weekend precedente la morte di Teddy.

48 ore dopo la morte di Binion, Tabish fu pizzicato mentre tentava di svuotare la sua camera blindata: Rick si difese dicendo che l’amico gli aveva chiesto, in caso di morte, di dissotterrare il suo argento, fonderlo, tramutarlo in denaro e aprire un fondo a favore di sua figlia.

Ce n’era abbastanza per aprire un processo per omicidio.

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Il processo Ted Binion

Dopo un lavoro certosino da parte del dottor Michael Baden, esperto forense, venne appurato come Ted Binion fosse morto per soffocamento, in base ai segni sul suo corpo. Nel giugno del 1999, Rick e Sandy furono arrestati e accusati di omicidio e furto.

Al processo, l’accusa presentò un video di Sandy, ripreso il giorno prima della morte del compagno, in cui frugava tra gli oggetti dividendo quelli di sua proprietà e quelli che avrebbe voluto tenere per sé, una volta eliminato Teddy.

Molti testimoni affermarono come Rick avesse grossi problemi economici, un movente lecito per far fuori il socio e rubargli l’argento. Addirittura, due persone dichiararono che Rick avesse chiesto loro una mano per eliminare Binion.

Il caso è chiuso

Il processo terminò con la condanna all’ergastolo di Sandy e Rick.

Era il 2000, ma 4 anni dopo ai due fu concesso un nuovo processo. Entrambi furono dichiarati nuovamente colpevoli della morte di Ted Binion, ma con tutta una serie di attenuanti che permisero alla donna di uscire dal carcere e al suo partner in crime di poterlo fare dopo 10 anni.

A tutti gli effetti, Rick Tabish è un uomo libero dal 18 maggio 2010.

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