Il poker è sempre un percorso in divenire, un universo in cui l'evoluzione è pane quotidiano. Ciò vale per le strategie di gioco ma anche per le varianti e le formule che vengono via via proposte. Il Mystery Bounty Chaos è l'ultima variante del format con le taglie misteriose, una variante inventata nel club di Doug Polk, ma che adesso è stata testata anche a livello WPT. E sta facendo molto, molto discutere.
In questo Articolo:
Mystery Bounty Chaos: come funziona il format nato nel club di Doug Polk
Come molti di voi sapranno, Doug Polk è co-proprietario del Lodge Card Club di Austin, in Texas. Anche grazie a un co-owner così popolare, il Lodge sta a sua volta crescendo in popolarità con il passare del tempo, ma è anche luogo di sperimentazioni. Nel febbraio scorso, al Lodge venne lanciata una nuova modalità di torneo Mystery Bounty: il Mystery Bounty Chaos.
Si tratta di un torneo Mystery Bounty in cui una parte del buy-in è destinata alle taglie misteriose, ma le stesse taglie poi distribuite non si limitano al solo denaro generato dall'apposito prizepool, bensì comprendono anche varianti generalmente tipiche dei giochi da tavolo come "imprevisti" e "probabilità" nel classico Monopoli. Si tratta di carte che comportano sia bonus che penalità, e che aggiungono pathos e casualità a quella già tipica delle taglie monetarie.

La foto sopra, presa dal sito del Lodge, permette di spiegare meglio il format. Come vedete, c'è la parte relativa alle taglie misteriose in denaro, con relativa quantità di ciascun ammontare, quindi le altre due categorie, ognuna con relativa quantità per ciascun "vantaggio" o "penalità".
In questo caso, tra i vantaggi c'erano l'aggiunta di uno stack, l'immunità e il "respawn" (che permettono praticamente di tornare in vita dopo l'eliminazione) e persino il "FT Ticket". In pratica, pescando questa carta, in caso di eliminazione in qualsiasi momento del torneo si acquisisce il diritto di entrare al tavolo finale con stack in average.
Tra gli svantaggi ci sono invece i divieti di raise e di check per un giro, la Nit Tax (ovvero un tot di big blinds che il giocatore più chiuso in un giro dovrà pagare agli altri giocatori del tavolo), la sospensione per un giro e persino la perdita di mezzo stack.
Il Chaos sbarca nel WPT
La formula ha attirato da subito curiosità ma anche polemiche. Queste ultime si sono moltiplicate nei giorni scorsi, quando un side Event Mystery Bounty Chaos è stato aggiunto nel calendario della prima tappa WPT Prime nella storia del Lodge.
Si chiamava "WPT Wildcard - Mystery Bounty Chaos", aveva un buy-in da 300$ (di cui 100$ destinati al prizepool delle taglie misteriose) e una serie di carte vantaggio e penalità davvero nutrita. In questo caso, Matt Savage ha immortalato il momento in cui un giocatore ha pescato la carta penalità "scambia lo stack con il più short del torneo".
L'aspetto crudele di questo bounty è che chi lo ha pescato aveva uno stack da 250.000 chips, ma che si è ritrovato ad avere davanti appena 3.000 gettoni. Per contro, l'estremo short stack si è visto improvvisamente diventare deep, suo malgrado.
WPT Mystery Bounty Chaos: tutti i vantaggi e le penalità distribuite
Vediamo, nel dettaglio, tutti i vantaggi e le penalità nascoste tra le buste delle taglie misteriose, nel side event WPT giocato al Lodge Card Club.
Vantaggi
- Cambio di tavolo/posto
- Annulla, in qualsiasi momento, una mano in cui sei coinvolto
- Aggiungi uno stack in average al tuo stack
- Se eliminato, torni con uno stack in average
- Ruba o vinci il bottone (da una a tre volte)
- Vinci una mano con 7-2 e ricevi 1 bb da tutti i giocatori del tavolo
- Diritto di entrare al tavolo finale con stack in average (se eliminato)
- Non paghi più lo small blind
- Possibilità di sostituire la carta del river una volta
Penalità
- Non puoi giocare dal bottone per un intero livello
- Perdi metà stack
- Non puoi rilanciare per un giro
- Paga tre giri di blinds e ante in un piatto a caso già in corso
- Perdi tutti i soldi già vinti in precedenza con i bounty
- Scambia lo stack con il più short del torneo
- Forced Tag Team - ti alterni con un compagno ma non scelto da te
Ben Wilinofsky l'ispiratore del Mystery Chaos?
Sotto al post di Matt Savage è emerso un commento di Ben Wilinofsky, che chi segue il poker da diversi anni ricorderà per avere vinto moltissimo nella prima parte degli anni '10, ritiratosi nel 2015 per lottare contro una grave forma di depressione e poi tornato gradualmente a giocare. Il canadese si vanta di aver suggerito per primo una simile formula, addirittura nel 2022:
"Immaginate i livelli di tilt che potremmo raggiungere se il 5% dei bounty ti costringesse a buttare via metà del tuo stack", aveva suggerito Wilinowsky, ipotizzando l'esistenza di "reverse bounties". Ed è stato accontentato.
Il Mystery Bounty Chaos è davvero una formula possibile per il futuro?
A questo punto dell'articolo, i puristi del poker saranno già scappati in bagno per dare di stomaco. Da un certo punto di vista li si può capire. Del resto, chi non adora idealmente il gioco nella sua forma più pura? Poi, però, esiste la realtà. Perché tutti vorrebbero i freezeout, ma poi li giocano quattro gatti. La realtà è data da un mercato che per definizione si autoregolamenta, o meglio l'offerta riflette i gusti dei giocatori di poker.
Dall'altra parte, un'esigenza del poker che i giocatori tendono a non recepire è la necessità di trovare sempre nuovi giocatori. Da questo punto di vista, il Mystery Bounty è una formula che affida al caso una buona parte del montepremi, favorendo implicitamente i giocatori occasionali o amatoriali. E a queste dinamiche, cosa può portare una variante come quella del Mystery Bounty Chaos?
Cosa va
In linea teorica, le giovani generazioni sono molto abituate a giochi che abbiano il brivido aggiuntivo di imprevisti e probabilità. Dunque, sempre teoricamente, è possibile che una formula del genere possa portare nuova gente ai tavoli da poker. Va da sé che non ci potrà mai essere nessun Main Event proposto in questa modalità che è davvero troppo estrema, per uscire dal novero di uno o due divertenti side proposti nel calendario di un festival.
Inoltre, c'è da limare la proposta di vantaggi e penalità, perché ce ne sono alcuni eccitanti ma altri assolutamente iniqui. Le varie possibilità di double up, di aggiunta di stack o di rientro in average dopo un'eliminazione, sono tutte dal buon potenziale per il fascino che esercitano sul giocatore e anche per le implicazioni ICM che potrebbero aggiungere.
Cosa non va
Dall'altra parte, però, la possibilità di annullare una mano in qualsiasi momento potrebbe avere un peso spaventosamente alto, se ad esempio finisse nelle mani del chipleader. Costui/costei, infatti, avrebbe via libera a bluffare - ma soprattutto semibluffare - senza soluzione di continuità: chi si azzarderebbe a mettere le chips in mezzo sapendo che potrebbe venire eliminato se le cose vanno male, e non vincere niente se vanno bene?
Ci sono poi delle possibili situazioni, che si annidano sia tra i vantaggi che tra le penalità, che sono da valutare meglio, perché coinvolgono altri giocatori, quando non tutto il tavolo o l'intero torneo. Anche la possibilità di guadagnare direttamente l'accesso in average al tavolo finale, dal fascino potentissimo per chi lo riceve, costituisce una forte perdita di equity per tutti gli altri che si sono guadagnati il traguardo giocando.
Ci sono poi alcune carte bounty che andrebbero assolutamente eliminate. Ad esempio, quella che causa la perdita di tutti gli eventuali bounty monetari precedentemente vinti è senza senso, un vero e proprio furto ai danni del giocatore, anche perché non c'è nessun altro player che ne tragga vantaggio.
Verdetto
In definitiva, i Mystery Bounty Chaos potrebbero portare una ventata di vera "gamification" nel poker, portandolo verso la dimensione dell'intrattenimento puro e dunque con la possibile attrazione di nuovi appassionati. La modulazione di taglie, bonus e penalità, tuttavia, va curata in maniera molto più attenta agli equilibri competitivi.
Immagine di copertina: Doug Polk (repertorio Hayley Hochstetler & PokerNews)