Vai al contenuto

Phil Galfond, la rimonta del maestro: dal 10k PLO H/L il suo terzo braccialetto in carriera!

Partiva da 21° di 24 nel final day, ma alla fine il braccialetto al cielo lo ha alzato lui. Phil Galfond mette a segno un altro colpo di una straordinaria carriera, vincendo l'event #60 delle WSOP 2018.

Phil Galfond, e sono tre

Il professionista americano è al terzo gioiello iridato, dopo quelli conquistati nel 2008 (5k PLO rebuy) e 2015 (10k NL 2-7 Draw Lowball Championship). Non male, per un giocatore che non ha mai amato i tornei ma che è unanimemente considerato tra i più grandi di sempre con le quattro carte.

Il Pot Limit Omaha Hi/Lo Championship da 10mila dollari lo vedeva quartultimo in chips all'inizio del final day. Phil ha dunque iniziato una lunga rincorsa, che lo ha portato a spiccare il volo nella fase cruciale a due tavoli left e soprattutto quando si è rimasti con l'ultimo tavolo.

Final table da campioni

A 7 left Galfond era secondo in chips, con al tavolo colleghi piuttosto pericolosi. David "ODB" Baker, Marco Johnson e Chris "Genius28" Lee erano infatti tra i qualificati al final table, ma qui è intervenuto Michael McKenna a sparigliare le carte: elimina in sequenza Lee e Johnson ribadendo la sua chiplead.

Heads up

Sembrava infatti la giornata perfetta di McKenna, che poi si qualifica all'heads up con un buon vantaggio nei confronti proprio di Phil Galfond: 7,95 contro 3,9 milioni. Un vantaggio di quasi 2 a 1 non è però certo decisivo, nel Pot Limit Omaha Hi/Lo, e tantomeno contro un avversario del calibro di Galfond.

La svolta

McKenna però "pesta" e allarga il gap fino a quasi 9 milioni contro 3. Qui Galfond piazza alcuni piatti importanti che lo ritirano su. La svolta arriva in un piatto in cui i gocatori checkano su flop q 7 6 quindi sul turn 8 Galfond check-raisa a 1.2 milioni la bet 300.000 di McKenna, venendo chiamato.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Sul river 5 Galfond punta piatto, che equivale a quasi 3 milioni, e McKenna chiama. Galfond gira a 9 8 2 che significa 8-7-6-2-A come punto low e scala al 9 come punto high. Il colpo sposta totalmente gli equilibri, facendo schizzare Galfond a 9,75 milioni mentre McKenna crolla a poco più di 2.
McKenna si salva poi in un paio di occasioni prima di capitolare.

La mano finale

Phil rilancia di pot e i due finiscono ai resti preflop, visto che a Michael sono rimasti 800mila scarsi.

Galfond a 8 7 4
McKenna k j 10 5

Il board 9 3 3 7 5 non aiuta McKenna e Galfond si laurea ancora una volta campione del mondo!

Il payout del final table

  1. Phil Galfond $567.788
  2. Michael McKenna $350.922
  3. Ali Abduljabbar $240.497
  4. Chad Power $168.275
  5. Kwang Lee $120.263
  6. Marco Johnson $87.830
  7. David "ODB" Baker $65.579
Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI