Poker liveAvete presente il panico scatenatosi alle recenti WSOP 2022, quando la paura di una presunta sparatoria (rivelatosi poi un sasso lanciato su una porta a vetri) causa un fuggi fuggi generale mandando in tilt un paio di tornei? Per qualcuno è stato una sorta di déjà vu. Sì perché una sparatoria vera, anzi qualcosa in più, era già successa in un grande torneo di poker live. Sì, oggi vi racconto della rapina all’EPT Berlino.
In questo Articolo:
Poker amarcord: la rapina all’ EPT di Berlino 2010
Primi di marzo, poco più di 12 anni fa. Chi vi scrive era a Campione d’Italia per una edizione della SNAI Poker Cup che sarebbe stata poi dominata da Marco Pistilli. A un certo punto arriva una telefonata di Pierelfo, nostro inviato in Germania. Infatti allo Spielbank di Berlino, sito all’interno del Grand Hyatt Hotel della capitale tedesca, si giocava una importante tappa EPT. “Dome, non so come dirtelo ma qui c’è stata una rapina a mano armata”.
Interrompo un attimo il reportage da Campione per dare priorità non a una semplice notizia, ma a una sorta di regina di tutte le “breaking news”. La cosa andava coperta nel modo migliore possibile, anche per rassicurare famiglie e amici degli italiani presenti a Berlino.
Cosa era successo
A proposito, al day 4 del Main Event c’erano due italiani tra i 24 giocatori rimasti in lotta per il titolo: Luca Cainelli e Alfonso Amendola. Cainelli è all in contro il finlandese Ilari Tahkokallio, con forti possibilità di raddoppiare: AQ contro A10. Il board scende: 3, 8, 4, K…. ma, prima che il dealer scarti e serva il river, accade il putiferio.
Un gruppo armato di 5 persone entra nella sala ed è subito fuggi fuggi generale. Una rapina vera, appunto, di quelle che in un torneo di poker live non si erano mai viste e che, fortunatamente, non si sono più riviste.
Grazie alle info fornite da un basista interno che stava giocando un torneo, i malviventi entrano pochi minuti prima che l’incasso di due eventi venga chiuso in cassaforte. Il bottino è di circa 240mila euro, ma il terrore sparso tra i giocatori e i media pokeristici è inestimabile.
Qui il primo racconto del nostro inviato a Berlino
Le prime immagini
Qui un breve video di Assopoker, girato negli istanti immediatamente successivi all’ingresso dei malviventi:
I colpevoli acciuffati presto, ma i soldi?
Alla fine non si trattava di geni del crimine, ma di un gruppetto di ragazzini intorno ai 20 anni, agli ordini di un uomo, infine condannato a quasi 7 anni di prigione in quanto mente della banda insieme a un altro individuo, il “basista” che forniva informazioni dai tavoli dell’EPT. Nonostante i responsabili siano stati tutti assicurati alla giustizia, ad oggi risulta recuperata soltanto una parte del bottino: 22.000 sui circa 245mila rubati nel blitz armato.
E il torneo, come è andato poi a finire?
Già qualche ora dopo, fatti i rilievi del caso da parte delle forze dell’ordine, il torneo riprende. Cainelli raddoppia grazie a un bel gesto del suo avversario, che accetta di terminare la mano. Il river è un 5 che consegna il double up all’azzurro. Poi la sorte si rivela ancora una volta bizzarra, poiché sarà lo stesso finlandese Tahkokallio a eliminare Cainelli in undicesima posizione.
Il commento a caldo di “JR”
Il migliore italiano a quel torneo era stato però Alfonso “JR” Amendola, uno che nella vita ne aveva già viste tante, ma questa gli mancava. Qui le sue impressioni rilasciate ai microfoni di Assopoker, negli istanti immediatamente successivi alla rapina.
Vince Macphee nella “sua” Berlino
Il torneo verrà poi vinto da Kevin Macphee, che si aggiudica il trofeo dopo aver sconfitto in heads up il solito Tahkokallio. Per l’americano si trattava di uno dei due più importanti successi centrati in carriera. L’altro se lo aggiudicherà 5 anni dopo, sempre allo Spielbank di Berlino: il Main Event WSOPE. Stavolta senza rapine, però.
