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Ryan D'Angelo, che tilt! Smaschera un bluff con Q-high, ma non basta e perde contro A-high

Indovinare un hero call è una sensazione fantastica, che ti fa comprendere al meglio perché il poker deve essere considerato un gioco di abilità. In alcune rare occasioni capita però che un hero call, per quanto azzeccato concettualmente, non sia sufficiente.

Avete presente quando nelle analisi che riportiamo dei vari professionisti sentiamo spesso dire "il problema è che con questa mano non battiamo neanche alcuni bluff"? Il riferimento è proprio a questo tipo di situazioni: chiami pensando che il tuo avversario sta bluffando, ma la tua mano è comunque più debole della sua.

L'esempio più eclatante di questa circostanza c'è stato al final table del main event PCA del 2010 e ha avuto come protagonista il forte professionista Ryan D'Angelo, che alla fine della mano è andato completamente in tilt per la frustrazione.

dangelo
Ryan D'Angelo in tilt dopo la mano

Siamo a 6 left e il gioco è aperto a 250.000 chips da Benjamin Zamani, che ha in mano a 5 . D'Angelo è sul bottone e sceglie di 3-bettare a 575.000 con q 6 . Foldano tutti e Zamani decide di chiamare fuori posizione. Il flop è 8 3 4 e c'è il doppio check. Sul turn 9 Zamani fa ancora check e D'Angelo sceglie invece di puntare 375.000, circa il 25% del piatto. C'è il call e si va sull'ultima carta, un k che non sposta gli equilibri a carte viste, ma per i due giocatori può rappresentare un'ottima carta per bluffare.

E questo è esattamente ciò che fa Zamani: senza pensarci a lungo, prende una pila di chips e punta 575.000. Non sa che il suo non è un bluff, perché l'avversario ha un punto inferiore al suo. Ma questa circostanza non è nota nemmeno a D'Angelo, che è insospettito dalla condotta del connazionale: raise/call preflop fuori posizione, check su flop e turn, donkbet sul river.

Si tratta oltretutto di una puntata piccola, di 575.000 su circa 2.2 milioni. Ryan D'Angelo ci pensa intensamente e alla fine decide di effettuare l'hero call. Zamani

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dice immediatamente: "Hai vinto", convinto che il suo A-high non sia buono. Ma quando lo gira sul tavolo, D'Angelo ribatte: "Oh mio Dio, ti ho chiamato con Q-high, amico. Così fa davvero male". Successivamente il professionista di origini italiane si dispera allontanandosi dal tavolo, ma presto le sue lamentele si trasformano in una pesante critica verso l'avversario: "Quanto sei così scarso! Come fai a chiamare con A-high preflop, cosa diavolo hai fatto? Come si fa?"

d'angelo

D'Angelo ha poi concluso il torneo in 5° posizione per $700.000, mentre Zamani è stato eliminato in 4° posizione per un milione di dollari. Dal minuto 33:40 il video dello mano in questione:

[youtube] https://www.youtube.com/watch?v=ggGleFdhEFk [/youtube]

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