È finita come tutti si aspettavano, ma ciò non significa che sia stato facile. Sergio Castelluccio vince il WSOP ring più prestigioso, quello del WSOP Circuit Italy Main Event di Campione d'Italia, insieme ad un assegno da 114.100€.
Il campione da Bisaccia (Av) sapeva di essere favorito della vigilia, sia in senso stretto per la dotazione di stack guadagnata nei giorni precedenti, sia per un mix talento+esperienza su cui nessuno dei 7 avversari aveva sufficienti contromisure.
MAZZIA SUBITO KO, MA GIOCO A RILENTO
Nessuno tranne Daniele Mazzia, probabilmente, ma la sorte ha depennato il nome dell'esperto pro ligure dal torneo molto presto: un cooler QQ vs AK lo ha estromesso dal torneo in ottava posizione. Quindi è stato il turno di Luigi Guida, prima di una lunga fase 6-handed con action estremamente rallentata e struttura del torneo che, per quanto eccellente, non poteva non rischiare di andare in sofferenza in mancanza di eliminazioni.
Forse è questa l'unica fase del torneo che ha preoccupato un po' Sergio Castelluccio, non tanto per il fatto di avere perso la chiplead momentanea - a favore di Maksimovic - ma in prospettiva di un average troppo ridotto per far valere tutto il suo edge.
Poi Raffaele Castro fa una giocata "di braccio" con lo stesso Maksimovic, pushando i resti con 22 su board AK83 dopo la bet river del serbo, che gira AQ e si mette in predicato di diventare super chipleader: un 2 al river ne compromette il torneo, regalando la momentanea lead a Castro.
MAKSIMOVIC, UN SIGNORE AL TAVOLO
E ancora Maksimovic va alla cassa poco dopo, quando Alessandro Vecchi ne chiama i resti per circa 14 bb con K5. QQ per Maksimovic, ma un K al flop manda il serbo a parlare coi muri. Si fa per dire eh, perchè Dragan è stato sempre molto sorridente e signorile al tavolo nonostante i brutti scoppi subiti.

Dopo l'uscita ravvicinata di Meciar la struttura del torneo torna a respirare, e con essa le speranze di Castelluccio che non ha più il comando ma ha sempre un controllo del tavolo pressochè totale. Serve uno showdown importante, ed è Raffaele Castro che glielo serve.
CASTRO S'INCASTRA
Dopo apertura di Sergio da utg a 340mila e i call di Castro da small e Joye da big, sul flop q j 2 Castelluccio c-betta a 450mila, ottenendo il call del solo Castro. Sul turn 2 quest'ultimo checka ancora, pushando poi i resti sul nuovo proiettile del campano, stavolta per 900mila. Sergio ha dietro circa 3 milioni e mezzo ancora, e pensa qualche istante prima di dichiarare il call girando q j . Solo a q per Castro che non trova lo sperato asso al river e crolla a un paio di bigs, eliminato poco dopo.
Quindi è ancora Castelluccio a curarsi dell'eliminazione di Joye in terza piazza, guadagnandosi un heads up apparentemente comodo con Alessandro Vecchi, pimpante toscano che è stato il vero "agitatore" del final table:
- Sergio Castelluccio 12,7 milioni
- Alessandro Vecchi 5,5 milioni
NON È UN ANELLO PER VECCHI
Anche qui Sergio sceglie di minimizzare i rischi, avendo di fronte invece un player che fa del gioco "di braccio" la sua bandiera e arma principale, insieme a una tendenza al trash talking che però sparisce durante il testa a testa.
Vecchi aggredisce a testa bassa, Castelluccio glielo lascia fare senza problemi, consapevole di avere tecnica e tempo dalla sua parte. Il toscano passa addirittura in testa per 10 milioni contro 8, dopo un colpo in cui pusha per due volte il piatto sul river, costringendo Sergio al fold con la mano migliore e mostrando il bluff totale. Il toscano però non sa che sono tutte "piccole vittorie di Pirro", perchè Castelluccio sta solo aspettando il momento in cui il rivale commetterà un errore.
Questo momento arriva, la situazione si ribalta e poco dopo il torneo è già finito: su un board K 6 9 2 6, Sergio checka con K e 10 a picche attendendo solo il push di Alessandro, il quale ha 57 per una incastro di scala non concretizzato ma con cui ha sempre condotto il gioco. L'all-in arriva puntuale, come del resto il call, e il WSOP Circuit Italy Main Event finisce così:
- Sergio Castelluccio 114.100 €
- Alessandro Vecchi 72.200 €
- Luc Joye 54.200 €
- Raffaele Castro 40.000 €
- Martin Meciar 30.100 €
- Dragan Maksimovic 21.270 €
- Luigi Guida 15.100 €
- Daniele Mazzia 11.200 €