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Tre esempi "show the bluff". Mostrare o non mostrare la mano? (Video)

Bene o male?

Il quesito è sempre quello, mostrare o non mostrare le nostre carte?

Diciamo che generalmente su questo portale avete sempre o quasi trovato pareri estremamente dubbiosi quando si tratta di far vedere il nostro gioco. 

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I consigli che avete letto su Assopoker hanno sempre scelto la strada di maggior cautela, quella che porta a a tenere ben nascosto il vostro segreto, soprattutto se non esiste una buona ragione per farlo. 

Di solito questo tipo di mossa viene effettuata da un giocatore che ha una certa esperienza di gioco, che si tratti di online o live non fa alcuna differenza.

Show the bluff

Ancora più particolare e spinosa la situazione che riguarda il bluff da mostrare. 

Al nostro avversario più suscettibile e meno forte, la cosa potrebbe dare molto fastidio e non sarebbe poi nemmeno una brutta idea provocare in lui un tilt di dimensioni titaniche che non farà altro che metterlo in ulteriore difficoltà.

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Ma siccome il poker è un gioco di informazioni e le carte dovrete mostrarle a tutto il tavolo, quelle stesse informazioni verranno acquisite da tutti i vostri avversari, cosa che alla lunga, ma nemmeno nel brevissimo periodo, non vi renderà un profitto tale da giustificare il gesto. 

Le mani di oggi

Che fare dunque? In questo trittico di mani assisterete ad una mini compilation in cui vengono mostrati tre giocatori, due molto forti e uno palesemente alle prime armi, in cui i protagonisti decidono con una certa supponenza di mostrare i loro bluff. 

In particolare, nel primo dei tre episodi, vi renderete conto che l’azione avviene tra due players che forniscono al proprio avversario una marea di tell, quando sarebbe opportuno, questo è certo, evitare di sbruffoneggiare il proprio rivale col rischio poi di venire totalmente otuplayato con un punto forte come il colore. 

Gustatevi tutto! 

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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